Per chiunque abbia tentato l’acceso al portale, attivato nell’aprile 2015, è d’obbligo dire: “Benvenuti nel labirinto dei fondi  FUOC”.
Posto come nuovo strumento di finanziamento alle imprese e promotore di nuova occupazione, sembri non rispettare i criteri di rapidità annunciati. Trenta sono infatti i giorni e i tempi nei quali si sarebbero dovute dare risposte immediate alle domande e ai bisogni delle imprese, dei professionisti e dei giovani disoccupati ma, come abbiamo potuto riscontrare dalle domande inoltrate da alcuni nostri associati, pochi sono i fortunati che hanno goduto di questo che sembra ormai solo un privilegio.
La CNA volendo tastare l’efficienza di tale portale on-line, gestito da Fincalabra,  per verificare l’esistenza di eventuali anomalie e difficoltà provocate dal suo mal funzionamento ha effettivamente riscontrato l’esistenza di tantissimi altri problemi come errori di compilazione nell’inserimento dei dati, chiusure immotivate del portale che comportano a rifare più volte il login, difficoltà burocratiche che, invece di essere snellite dalla procedura on-line, vengono complicate con l’obbligo di inviare i documenti del progetto in duplice formato (on-line e cartaceo) e cosa ancor più inverosimile le richieste di ulteriori documenti non indicati come obbligatori, durante la lettura del bando.
Possiamo dunque affermare che chi si è addentrato in questi meandri di procedure on-line, o non è riuscito ad uscirne a causa delle innumerevole difficoltà riscontrate, oppure, se è riuscito ad uscirne, e con non poche difficoltà, è ancora in attesa di risposta.
La Cna ricorda benissimo i tantissimi cartelloni pubblicitari e soprattutto le parole dell’ex Assessore Guccione, in occasione della presentazione ufficiale a Lamezia Terme, che annunciavano il tutto come la svolta che avrebbe fatto rinascere la Calabria.
La CNA di Vibo Valentia, pur manifestando da subito perplessità sul decollo di tale “Avviso Pubblico per l’accesso al fondo microcredito – POR Calabria FSE 2007-2013” volle crederci e sperò invano nella sua riuscita.
Purtroppo però, come spesso succede nel nostro territorio, l’inefficienza è sovrana e ciò che era stato concepito come un toccasana per la risoluzione della disoccupazione giovanile, si è dimostrato solamente un ennesimo fallimento.
La nostra provincia, che ha la minore densità di popolazione della regione, poteva tentare di usufruirne al meglio, così da poter bloccare l’attuale esodo dei tantissimi giovani che scoraggiati abbandonano giorno dopo giorno i nostri paesi. Purtroppo questo non è stato possibile, ma chiediamo all’On. Mirabello, all’On. Pasqua, all’On. Mangialavori e all’On. Salerno, di portare avanti questa istanza della CNA, nell’interesse dei giovani e del territorio.
Ci poniamo inoltre un’altra domanda: “ Erano a conoscenza di tale problematiche? E se la risposta è si, hanno provato a risolverle?”
La CNA per ora sta ancora attendendo la risposta alla nostra domanda Fuoc on-line, e, dopo 90 giorni non è ancora in grado di dare spiegazioni ai propri associati che tanto speravano in questa forma di finanziamento.