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Ancora una volta il comune di Catanzaro sotto i riflettori della procura della Repubblica con decine e decine di indagati a vario titolo. Ancora una volta vengono fuori meccanismi distorti attraverso cui uomini politici e dipendenti legati al comune utilizzano personale e strumenti e beni comunali per fini individualistici e personali.
Al peggio non c'è davvero più fine. Il fatto è che da uncanto la Procura deve intervenire per far luce su fatti gravi (qualcuno utilizza la macchina comunale per ricavarne finanche prestazioni sessuali) e dall'altro canto la città vive una situazione di drammatica desolazione e abbandono e decadenza.
Tutto ciò non è più sopportabile e il capoluogo di regione non merita tale oltraggio. Occorre, allora, ripristinare la legalitàall'interno del comune capoluogo di regione e fermare tali oscuri e distorti meccanismi su cui la Procura sta indagando.
Ed occorre, inoltre, che le più alte istituzioni politico/amministrative, che hanno il dovere di vigilare sugli enti locali, intervengano per far luce anch'esse su tutto ciò che avviene in seno al comune di Catanzaro e adottino i più opportuni e immediati atti e interventi di pulizia e bonifica.