«L’unica attività assistenziale che può essere normalmente espletata presso la Pediatria universitaria di Catanzaro è quella ambulatoriale, mentre anche ricoveri ospedalieri in regime di day hospital, che pure potrebbero essere effettuati, ci risulta che in atto siano fortemente limitati per la mancanza di personale infermieristico». È quanto fa sapere la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), il cui segretario regionale Antonio Salvatore Gurnari ha scritto al commissario ad acta Occhiuto, al dg regionale del Dipartimento Salute e Welfare Calabrò e al commissario dell’Azienda Dulbecco Carbone, per chiedere un intervento. 

«Con apposito Decreto Miur due anni fa è stata riaccreditata la Scuola di Specializzazione in Pediatria presso la Clinica Pediatrica della Facoltà di Medicina di Catanzaro con l’assegnazione alla stessa di un congruo numero di posti, aumentati a tredici nell’ultimo anno accademico», si legge nella missiva. Posti che però non sarebbero mai concretamente entrati in funzione, scrivono i pediatri calabresi. «Con il definitivo trasferimento della Clinica Pediatrica presso il Campus Universitario di Germaneto, dove erano già collocate le altre Cliniche Universitarie, sembrava che il problema fosse in fase di risoluzione, dopo quasi quarant’anni dall’istituzione dell’Università della Magna Grecia. Invece, dobbiamo registrare che ancora oggi, nonostante i ripetuti tentativi di richiamare l’attenzione dei decisori istituzionali su questa situazione, ci si trova in una fase di stallo».

«Un problema - prosegue il segretario Fimp - che se non risolto in tempi brevi potrebbe compromettere irrimediabilmente le prospettive future delle stessa Clinica Pediatrica e, più in generale, anche dell’assistenza specialistica ai minori residenti nella nostra regione. Non va, infatti, dimenticato che la necessità di attivare i posti letto per i ricoveri ordinari è di fondamentale importanza non solo per le attività assistenziali, quanto e soprattutto, per la ricerca e la didattica. A questo proposito, appare superfluo sottolineare che la Scuola di Specializzazione in Pediatria è un bene di tutta la regione destinato anche alla formazione di nuovi pediatri che sono assolutamente indispensabili per garantire la continuità delle cure pediatriche in Calabria, sia ospedaliere che territoriali, specie per prossimi anni quando un gran numero di medici pediatri andrà in pensione con il concreto rischio che non possano essere sostituiti. Siamo, quindi, giunti ad un momento cruciale in cui si rende veramente urgente completare il lavoro fatto finora dall’amministrazione regionale, sia per non perdere l’accreditamento della scuola di specializzazione, che in queste condizioni diventa quasi inevitabile, che per costruire un polo assistenziale di terzo livello utile anche a limitare la migrazione sanitaria verso le altre regioni che, com’è noto, riguarda soprattutto alcune specialità come la neuropsichiatria infantile per la quale la nostra regione è assolutamente carente». Da qui, l'appello «ad adoperarsi da subito e con urgenza per raggiungere questo obiettivo e per non perdere l’opportunità che si è creata».