L'ex consigliere nazionale e già componente del direttivo regionale: «Aspettiamo l’elenco dei comuni aventi diritto al voto e che deve essere pubblicato, con il relativo bilancio consuntivo e preventivo»
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«Finalmente dopo le convocazioni a vuoto per l’elezione del presidente dell’Anci Calabria del 10 febbraio 2023 e del 31 marzo 2023 “record negativo” rispetto alle altre Anci regionali, il presidente facente funzione di Anci Calabria ha convocato, per la terza volta, il 29 giugno 2023, l’assemblea congressuale con all’ordine del giorno, approvazione modifiche statuto regionale di Anci Calabria con approvazione del punto 3 del direttivo di Anci Calabria del 26 aprile 2023 “delega gestionale” del segretario di Anci Calabria, forse... dimenticando l’art. 11. 5 dello statuto regionale che già prevede la delega al segretario su singoli atti da parte del presidente e direttivo». È quanto si legge in una nota firmata da Vincenzo Granata, ex consigliere nazionale Anci e già componente del direttivo regionale Anci Calabria.
«Il punto 3 - si legge - che prevede l’elezione del presidente con l’elenco degli aventi diritto al voto e che sarà limitato solo a tutti coloro che avranno regolarizzato la posizione sociale entro e non oltre il 7 giugno 2023, salvo preventivamente da approvare dal consiglio regionale di Anci Calabria. Hanno diritto al voto i comuni di Calabria in regola con il pagamento delle quote associative pregresse maturate al 31 dicembre 2022 e regolarizzate con quietanze entro il 7 giugno 2023. L’art. 32.2 statuto Anci Nazionale prevede che il contributo associativo degli associati si deve versare entro e non oltre il termine essenziale del 30 giugno di ogni anno. L’art. 34 dello statuto nazionale esercizio finanziario e contabilità prevede che l’Anci assicura adeguate forme di pubblicità relativamente alle adesioni e ai bilanci annuali».
«Per tale motivo - scrive Granata - aspettiamo l’elenco dei comuni aventi diritto al voto e che deve essere pubblicato nel sito di Anci Calabria, con il relativo bilancio consuntivo e preventivo, per come previsto dall’art. 270 dlgs 267/00 e dai principi costituzionali di trasparenza e correttezza amministrativa».