Il sodalizio, che fa riferimento a Pasqualina Straface, si fa portavoce dei residenti del centro storico: «Anche a Natale e Capodanno rubinetti a secco fino alla mattina dopo»
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«Sarà una coincidenza, ma da quando c’è alla guida della città il sindaco Stasi, quasi 6 anni ormai, tutto il centro storico di Corigliano, senza distinzione alcuna, viene privato quotidianamente dell’acqua dai rubinetti, dalle ore 14 al mattino del giorno seguente. Tutti i giorni, anche a Natale e Capodanno. Mettiamoci nei panni di chi, magari, lavora nelle campagne e fa rientro a casa proprio intorno a quell’ora; di chi gestisce un’attività, come un barbiere, un ristoratore, un pubblico esercizio con somministrazione di bevande e alimenti, di chi ha in famiglia persone malate o di chi semplicemente continua a pagare un servizio che viene erogato a metà». È quanto scrive in una nota stampa il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface, secondo cui il problema non sarebbe legato alla portata della condotta, ma alla «chiusura preventiva dei pozzi, gestita senza alcuna logica e a discrezione di questo o quel fontaniere».
«Oltre al disagio di non avere l’acqua – aggiungono dal Movimento – il rischio è che la continua interruzione e riattivazione dell’erogazione vada a danneggiare le tubature. La beffa è doppia per chi, in questi anni si è dotato di autoclave: senza acqua e con il doppio dei consumi energetici».
Centro storico nell’abbandono
«Quello denunciato – aggiunge il Movimento del Territorio – non è purtroppo l’unico disservizio subito dai residenti del centro storico, sempre più abbandonato a se stesso come del resto molte contrade e periferie. Raccogliamo e rilanciamo la battaglia dei bottegai, quei pochi rimasti nel centro storico, ad adottare iniziative che favoriscano la permanenza come l’esenzione delle tasse comunali».
L’illuminazione in Via Roma
Conclude la nota: «Basti pensare, per esempio, che via Roma, da poco riqualificata nell’illuminazione pubblica, risulta totalmente al buio e che le strisce pedonali luminose sono risultate attive una sola volta. La mancanza di un’adeguata illuminazione determina un profondo senso di insicurezza tra i residenti».