Il caldo intenso e persistente di queste settimane ha provocato un generale riscaldamento delle acque superficiali dei mari che circondano la nostra penisola. Gli aumenti termici più significativi si stanno riscontrando sul medio-basso Tirreno e sullo Jonio dove in alcuni punti si superano anche i 29-30°C. C'è da sottolineare però che temperature così alte si relegano solo alla superficie dei mari e quindi, qualora ci fosse una ventilazione maggiore, anche temporanea, il moto ondoso farà agitare gli strati d'acqua superficiali originando un rimescolamento che farà risalire acque fredde dal fondale.

Perché i mari sono così caldi?

Il promontorio anticiclonico sub-tropicale africano che da diverse settimane interessa tutto il Mediterraneo, oltre a rendere il soleggiamento pressoché costante e prolungato per l’intero arco della giornata, contribuisce a mantenere i mari quasi calmi per via della quasi del tutto assente ventilazione e ciò causerà un immagazzinamento di un enorme quantità di calore.

Le possibili conseguenze

Con queste temperature in superficie, al primo transito di un sistema frontale atlantico, seguito da aria più fresca atlantica, tutta questa energia rappresentata dalle acque calde del mare si convertirà, causando la formazione di improvvisi e violenti moti convettivi, originando così forti temporali, fenomeni vorticosi, forti raffiche di vento e nubifragi. Fenomeni vorticosi come quello, purtroppo, di qualche ora fa in Sicilia dove, durante un forte temporale e con le acque marine molto calde, si è originata una tromba marina causando l'affondo di un veliero.

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Con l’ingresso delle prime saccature atlantiche e lo sviluppo di basse pressioni nel Mediterraneo si aprirà, in autunno, la stagione dei fenomeni meteorologici più intensi. Come accade spesso in questi mesi lo sviluppo di queste basse pressioni in particolare sul Sud Italia causeranno la risalita di intensi sistemi temporaleschi dal Nord Africa con la formazione di “linee di confluenza” in mare che generano intensi “forcing” convettivi e pericolosi sistemi “v-shaped”. Da sottolineare anche come negli ultimi anni nel Mar Jonio e nel Mar Tirreno si stiano formando sempre più i Tlc, cioè uragani mediterranei che fino a qualche periodo fa erano molto rari.