Un artigiano che ha saputo trasformare la tradizione presepiale in un'arte unica e sorprendente. Si chiama Mario Straticò, lo incontriamo a Lungro. La sua specialità è la creazione di presepi all'interno di oggetti del quotidiano, una pratica che fonde la spiritualità arbëresh con l'ingegno artigianale italiano.

La tecnica richiede una precisione notevole e una grande pazienza. Per creare i suoi presepi, utilizza materiali diversi: legno di ulivo per le strutture portanti, argilla per le figure, stoffa arberesh tradizionale per gli abiti dei personaggi, e elementi naturali raccolti nei boschi circostanti per ricreare l'ambiente. Ogni figura viene incastonata con cura, prestando attenzione ai dettagli che caratterizzano i personaggi della tradizione presepiale.

Le botti rappresentano una delle sue creazioni più caratteristiche. Selezionando botti dismesse dalle cantine locali e le trasformando in scenari tridimensionali. All'interno, ricrea l'ambiente della natività con maestria: le volte delle grotte sono realizzate sfruttando la curvatura naturale del legno, mentre le doghe diventano elementi architettonici che incorniciano la scena. Le bottiglie di vetro rappresentano una sfida particolare. L'artigiano ha sviluppato tecniche specifiche per creare scene proporzionate che si adattino alla forma del contenitore, utilizzando la trasparenza del vetro per creare effetti di profondità. Il vetro diventa una cornice che valorizza i dettagli della scena, creando effetti di luce sorprendenti. Alcune bottiglie vengono anche decorate esternamente con motivi tradizionali arberesh, creando un dialogo tra contenuto e contenitore, ma è negli oggetti più insoliti che emerge pienamente la creatività.

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Vecchie radio a transistor diventano palcoscenici per scene elaborate, con i componenti elettronici integrati nella scenografia. Antiche caffettiere napoletane si trasformano in architetture suggestive, con la natività che si sviluppa attraverso i vari livelli dell'oggetto. Ogni creazione richiede settimane di lavoro meticoloso, dedicando particolare attenzione all'illuminazione delle scene, installando sistemi di luci che esaltano i dettagli. La disposizione delle luci viene studiata per creare ombre e profondità, donando vita e movimento alle composizioni. La comunità arberesh ha accolto con entusiasmo questa forma d'arte innovativa, riconoscendo in essa un modo per preservare e rinnovare le proprie tradizioni. I presepi sono diventati oggetti ricercati, esposti in mostre regionali.