Un passato da custodire in un pianeta da proteggere. Rocco Vitaliano affida alle sue mani il compito di difendere le tradizioni e l'ambiente. Lo fa da Girifalco, suo paese di origine. Con la pratica della pazienza e l'arte della tessitura ereditata dalla nonna paterna, che è stata una delle più importanti sarte del comune in provincia di Catanzaro, il giovane stilista continua a far lavorare incessantemente gli antichi telai per dare vita a delle creazioni capaci di suscitare interesse ed apprezzamento in chiunque si fermi ad ammirarle. Un'attività certosina, condotta con passione e con la volontà di non disperdere il sapere preso in carico dagli anni passati. Un impegno rinnovato ogni giorno per consentire alla memoria di fare incursione e non perdere aderenza nel presente.

Attraverso un post pubblicato recentemente su Facebook, l'intraprendente tessitore ha inteso informare i suoi utenti della realizzazione di suggestivi tappeti con il riciclo di indumenti, stoffe e abiti non più utilizzati. Un espediente che, oltre a generare una cascata di commenti positivi sui social, testimonia la sensibilità delle giovani generazioni in materia di benessere ambientale. «Con il riciclo degli indumenti che non si usano più vengono fuori meravigliosi tappeti - scrive Rocco -. Portiamo avanti le tradizioni dei nostri nonni che, pur non essendo a conoscenza delle tantissime tematiche legate all'ambiente, come lo siamo oggi noi, facevano dei lavori stupendi e rispettavano la natura. Dobbiamo prenderli ad esempio».

L'impegno portato avanti da Rocco assolve al compito di combinare le antiche tradizioni, espressione della cultura popolare del passato, con il rispetto dovuto nei riguardi del pianeta creando le condizioni per una crescita ecosostenibile. «Le nostre nonne riciclavano anzitutto il filo, quello delle rimanenze. Io faccio la stessa cosa - racconta lo stilista di Girifalco -. Utilizzo il filo che rimane dagli altri lavori per l'ordito che si presenta tutto colorato. Per la trama invece utilizziamo dei ritagli di stoffa fatti da abiti, da pezzi di tessuto che non si usano più. Con questa tecnica, negli anni, ho realizzato tante cose. In questo modo si tutela l'ambiente, si contrasta il problema dei rifiuti con particolare riguardo alla parte tessile, rifiuti molto inquinanti e di cui si avverte il sovraccarico».

Rocco è un valido artista profondamente legato alla sua terra di origine. Lo dimostra, oltre la scelta di restare in Calabria, anche la presentazione, avvenuta la scorsa estate, della sua "Collezione Girifalco", chiamata così per omaggiare la cittadina ai piedi delle Serre, costituita da abiti da sposa, sposo e da cerimonia realizzati con tessuti lavorati a telaio tradizionale calabrese. Un amore per le sue origini che ben si abbina alla tenacia e alla determinazione impiegate nel lavoro, attraverso cui il giovane tessitore evita uno sguardo superficiale sugli anni lasciati alle spalle ed il giudizio frettoloso di considerare il passato materiale di scarto.