"Boschi puliti" è l'iniziativa che nasce dopo gli incendi alla pineta di Siano e che vede un gruppo di giovani coniugare il trekking e la pulizia: «Così salviamo la nostra regione»
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Dopo i roghi alla Pineta di Siano un gruppo di giovani ragazzi decide di impegnarsi per tutelare la biodiversità. Nasce così "Boschi puliti", un'associazione che unisce la passione per il trekking alle operazioni straordinarie di pulizia dei boschi: così, superando il format delle giornate ecologiche, si mischiano l'attività fisica a contatto con la natura incontaminata delle foreste e dei boschi calabresi con le operazioni di pulizia e di raccolta di tutto il materiale inquinante.
A due anni dalla fondazione, Boschi Puliti ha raccolto 7000 chili di rifiuti in tutta la Calabria, ha compiuto attività di sensibilizzazione presso diverse scuole coinvolgendo più di 500 studenti e ha ripulito aree boschive per circa 20 ettari, restituendole alla collettività difendendole dall'impatto umano e dalla deturpazione che l'uomo lascia in quei luoghi.
Ecco come Alfredo Moniaci, presidente dell'associazione Boschi Puliti, ci presenta il lavoro fatto finora, tra attività di trekking, raccolte straordinarie e bagni ristoratori nelle cascate e nelle fonti incontaminate dei polmoni verdi calabresi.