Vecchie e nuove conoscenze faranno rivivere i vicoli e le piazze per tutta l’edizione, che quest’anno durerà 4 giorni, dal 27 al 30 luglio
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Musica, seminari, incontri, mostre, gastronomia locale. Tutto questo è Felici & Conflenti, la festa di comunità arrivata quest’anno alla sua VIII edizione, nata col fine di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale immateriale dell’area del Reventino e della Valle del Savuto, e recuperare quel senso di comunità per fortuna non del tutto perduto.
Vecchie e nuove conoscenze faranno rivivere i vicoli e le piazze per tutta l’edizione, che quest’anno durerà 4 giorni, dal 27 al 30 luglio.
Durante tutte le mattine del festival, a caratterizzare le giornate, i laboratori proposti per far riscoprire suoni e danze dell’area del Reventino: da quello di canto tradizionale con Giuseppe Gallo, a quello di danze tradizionali a cura di Andrea Bressi e Serena Tallarico; da quello di zampogna della Presila, con Cristian Ferlaino e Giuseppe Muraca, a quello di organetto con Francesco Mancuso.
I pranzi si svolgono rigorosamente tutti insieme, e la musica tradizionale dal vivo e le danze non mancano mai, né prima né dopo essersi seduti, poiché spontaneamente si intonano canti e suonate, che creano momenti di condivisione anche al di là dei momenti scanditi dal programma.
«Dopo due anni di pandemia ci siamo rimessi in moto con la speranza di ritornare alla normalità – dichiara Antonella Strangess, tra gli organizzatori dell’iniziativa – . Non abbiamo intenzione di andare via, ma anzi, il nostro obiettivo è quello di creare un luogo dove chi abita ha voglia di restare e chi arriva ha voglia di ritornare poiché si sente parte della comunità.»
Varie le nuove attività introdotte quest’anno per l’VIII edizione: il laboratorio di costruzione di strumenti da suono con materiali naturali e di riciclo, tenuto da Cristian Ferlaino e Andrea Bressi, l’Oasi dei Giochi, a cura di Sophia Forck e dell’associazione Libramenti. Per la prima volta inoltre l’arte sacra incontra Conflenti: i maestri madonnari Tiberio e Marta Mazzocchi realizzeranno nel corso delle giornate due opere dipingendo il suolo con polvere e gessi. L’ultima giornata vedrà protagonista anche l’appuntamento con il laboratorio di cucina sociale del Reventino, che proporrà i piatti tipici della tradizione culinaria locale.
Oltre ai suonatori dell’area del Reventino, presenti durante tutte le serate che si svolgono nelle varie piazze di Conflenti, anche gli organettisti di San Mango d’Aquino, il 27 luglio, e i siciliani Salvatore Vinci e Rosario Altadonna, giovedì 28. Atteso per la seconda giornata anche Vito Teti, antropologo calabrese che ha parlato de “La restanza”, il suo ultimo lavoro su nuovi modi di abitare e rigenerare i nostri luoghi, focus dell’edizione 2022, insieme a Cristian Ferlaino e Mariano Marotta.
Per il 29 invece saranno presenti in modo itinerante la Fanfarra di Sorianello e il ballo dei giganti, a cura di Napoleone Felice, che rappresentano le figure di Mata e Grifone, rispettivamente una regina autoctona e un principe turco. A seguire il concerto “Suoni dal Cilento” di Gianluca Zammarelli e Giovanni Falce. Concluderà l’edizione Felici & Conflenti 2022 il concerto “Spartenze e Ripartenze” dei Phaleg, che ritornano sulla scena dopo quattro anni con il loro nuovo progetto, seguiti dal tradizionale e atteso ballo del ciuccio.
Un festival ricco di eventi e attività volti a far rivivere la cultura e la tradizione musicale, che unisce gli abitanti del luogo con chi arriva, mettendo anche a confronto varie generazioni che insieme praticano il ritorno al senso di appartenenza alla comunità.