Le identità del territorio si sono perse nel corso degli ultimi anni ma restano comunque ancora tante le bancarelle che rappresentano delle pietre miliari: ecco quali
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La Fiera di San Giuseppe a Cosenza è ai nastri di partenza. Tra le sue bancarelle, oltre ai sapori tipici, un tempo si potevano scoprire antichi mestieri che raccontavano la storia e l’identità del territorio. Dalla lavorazione del rame ai tessuti artigianali, la fiera era un viaggio nel tempo, dove le mani esperte degli artigiani davano vita a oggetti unici e preziosi. Un’impronta che negli ultimi anni si è quasi persa per dare spazio a troppi stand di cianfrusaglie. Ma tant’è.
L’arte del rame: un simbolo della tradizione cosentina
Uno dei settori più rappresentativi della Fiera di San Giuseppe, in passato almeno, è sempre stato quello inerente la lavorazione del rame. Questa antica arte, tramandata di generazione in generazione, ha radici profonde in Calabria e in particolare nel cosentino.
Gli artigiani del rame, detti “calderai”, realizzavano a mano pentole, tegami e utensili da cucina, apprezzati non solo per la loro bellezza, ma anche per la capacità di distribuire il calore in modo uniforme durante la cottura.
Oggi, questi oggetti non sono solo strumenti di uso quotidiano, ma anche elementi d’arredo che impreziosiscono le case con il loro fascino retrò. I visitatori della fiera possono osservare gli artigiani all’opera e acquistare pezzi unici, simbolo di una tradizione che resiste all’industrializzazione.
Tessuti artigianali: tra antichi telai e ricami preziosi
Accanto ai banchi del rame, un altro settore affascinante della Fiera di San Giuseppe d’un tempo, è stato quello dei tessuti artigianali. L’arte della tessitura è una tradizione secolare in Calabria, con lavorazioni che variano da zona a zona.
I telai in legno, ancora utilizzati in alcuni laboratori artigianali, permettono di realizzare tessuti pregiati, come le coperte in lana, i tappeti e le tovaglie ricamate. Ogni pezzo è frutto di ore di lavoro e di una sapienza tramandata di madre in figlia.
Particolarmente apprezzati sono i ricami a mano, eseguiti con tecniche tradizionali che conferiscono eleganza e unicità a ogni prodotto. La biancheria per la casa, i corredi e i capi di abbigliamento realizzati con queste tecniche rappresentano non solo un legame con il passato, ma anche un’eccellenza dell’artigianato locale.
Gli ambulanti che partecipano alla fiera arrivano non solo dalla Calabria, ma anche da altre regioni come Sicilia, Campania, Puglia e Lazio. Ognuna di queste terre porta con sé una tradizione artigianale e gastronomica ben definita, contribuendo a rendere il mercato un vero e proprio crocevia di usanze e prodotti tipici.
I “must” di oggi
Le bancarelle della Fiera di San Giuseppe oggi hanno cambiato volto, ma alcuni prodotti restano delle pietre miliari.
Ecco alcuni settori che rappresentano ancora oggi l’anima della Fiera:
Piante e fiori: Tradizionale il settore floreale da sempre uno dei più amati (che è anche tra gli ultimi a levare le tende alla fine della fiera). I giorni di San Giuseppe sono gli ideali per acquistare piante ornamentali, aromatiche e fiori colorati, con espositori che propongono varietà tipiche delle diverse regioni.
Vimini e cesteria: Altro super must della fiera. L’arte dell’intreccio è protagonista con cestini, sedie, culle e oggetti d’arredo realizzati a mano, spesso con tecniche tramandate di generazione in generazione.
Dolciumi e prodotti tipici: Dai mostaccioli ai cannoli siciliani, passando per il torrone campano e le cartellate pugliesi, i banchi di dolci attirano grandi e piccini con profumi e sapori irresistibili.
Abbigliamento e accessori: La fiera è anche l’occasione per trovare capi di abbigliamento, scarpe, borse e accessori a prezzi vantaggiosi, ma occhio alla qualità…
Stoviglie e utensili per la casa: Un’area molto frequentata è quella dedicata agli articoli per la casa, con pentole in rame, tegami in terracotta, coltelli artigianali e altri utensili utili per la cucina e la vita domestica. Altro must sono i piatti che arrivano dal Marocco, comprese le tajine.