È il giardino pubblico più antico della città. Un angolo di verde che mette in pausa, lascia fuori dai cancelli, la vita caotica del capoluogo regionale. Quella fatta di auto in circolazione e parcheggi difficili da trovare, di faccende da sbrigare e orari da rispettare, di bambini da prendere a scuola e bollette da pagare. Villa Margherita, conosciuta anche come Villa Trieste, è uno strappo da concedersi per una passeggiata, per una corsetta, per un momento di riflessione.

È un giardino che, con la sua vegetazione lussureggiante e le sculture disseminate al suo interno, impreziosisce il centro storico della città di Catanzaro. Situata ad un'altezza di 320 metri sul livello del mare, la villa venne realizzata su un progetto di Federico ed Enrico Andreotti ed arricchita con i giardini disegnati dall’architetto Feher. 

Il nome della villa riprende quello della regina Margherita di Savoia che visitò Catanzaro il 21 gennaio 1881, giorno in cui il giardino venne aperto al pubblico. I lavori per la costruzione della villa si protrassero dal 1878 al 1880 su un terreno a ridosso dell'ex convento Santa Chiara. Ma fu già nel 1875, durante il mandato del sindaco Francesco De Seta, che venne redatto un piano di massima con l'intenzione di dar vita ad un parco cittadino in quella specifica area.

In occasione dell'inaugurazione della villa e della visita dei Savoia in città nel 1881 venne apposta un'epigrafe per celebrare solennemente il momento con sopra riportato: «Il municipio di Catanzaro acclamando ospiti desideratissimi il Re Umberto I e la Reale Famiglia a di XXI gennaio del MDCCCLXXXI questi clivi che adorni di palme e fiori scendono dal materno Appennino a vigilare le marine del Ionio intitolava a la Regina Margherita fiore fra tutti gentile madre lodata fra tutte e dagli ulivi e dai lauri lieti del suo sorriso a una forte e prospera Italia traeva gli auspici».

Alla fine della seconda guerra mondiale, il giardino pubblico venne ribattezzato Villa Trieste. Ma in un secondo momento, a seguito di alcuni importanti lavori di recupero, l'area riprese lo storico nome di Villa Margherita. All'interno del parco sono collocati la biblioteca comunale "Filippo De Nobili", dove sono disponibili antichi manoscritti, libri, volumi e pergamene, ed il museo numismatico provinciale

C'è un'ulteriore particolarità, un dettaglio aggiuntivo, che contraddistingue lo storico polmone verde catanzarese: la possibilità per i suoi visitatori di disporre di un panorama suggestivo che dai monti della Sila si allarga e scende giù fino alla costa ionica, dando modo a chiunque di tenere in un solo sguardo l'entroterra calabrese e le azzurre acque marine che tracciano il bordo della regione e del suo spazio calpestabile.