Il nome deriva dagli uomini anticamente preposti a comunicare rapidamente situazioni di pericolo attraverso l'impiego di cavalli tenuti al piano terra dell'edificio
Tutti gli articoli di Destinazioni
PHOTO
La Torre Cavallara di Catanzaro si innalza dal suolo e domina la scena, governa con il suo antico ma robusto corpo il quartiere marinaro della città capoluogo. Di fronte allo Ionio, sopra un promontorio, l'imponente costruzione tiene chiuso dentro il suo severo sguardo il territorio circostante. Lo fa da tempo, dal XVII secolo, secondo altre fonti dal XVI, quando venne edificata a scopo di difesa dalle invasioni saracene e corsare. La struttura era inserita all'interno di un più vasto e articolato sistema di avvistamento dislocato lungo l'intera costa del regno di Napoli. Un apparato pensato per mettere al riparo, proteggere, tenere al sicuro il Meridione dagli assalti provenienti dal mare.
Secondo quanto riportato in un inventario del 1748 erano ben 379 le torri costiere situate nel Mezzogiorno d'Italia, di queste un centinaio solo in Calabria: 36 nella Calabria Citra e 60 in quella Ultra. Il progetto per la realizzazione di un impianto completo di allerta con fumo e fuochi costituito da una serie di torri disposte sui promotori fu avviato dagli Angioini e portato a compimento dagli Aragonesi. Le edificazioni si presentavano, ed in parte si presentano tuttora, in varie forme e dimensioni. Nello specifico, la Torre Cavallara, chiamata così per la presenza dei "cavallari", ossia di uomini preposti a comunicare rapidamente situazioni di pericolo all'esterno attraverso l'impiego di cavalli presenti al piano terra della torre, poggia su una base quadrangolare e si caratterizza per suggestivi elementi architettonici come la scala ad arco che conduce ad un ponte levatoio di accesso al piano superiore. Un'altra torre situata nei paraggi, lungo il litorale catanzarese, ed oggi non più esistente, era la Torre Caporale.
Ciò che rende ancor più unica e particolare la torre di avvistamento "Cavallara" è di certo la sua posizione. Non soltanto per l'affaccio sul mare, per la possibilità di riflettersi in uno specchio d'acqua di innegabile bellezza. Ma il suo essere piantata in mezzo al Golfo di Squillace, in un'area che è scrigno di cultura e fascino, che omaggia i fasti della Magna Grecia ed il mito di Ulisse. Un tratto di costa che abbraccia le province di Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria offrendo ai residenti e ai visitatori incantevoli scorci di macchia mediterranea impreziositi da tracce bizantine, dell'impero romano e degli arabi.
Non va dimenticato che a pochi chilometri di distanza dalla torre, nel territorio di Borgia, e più precisamente nella frazione di Roccelletta, sorge il Parco archeologico "Scolacium" con i suoi importanti ritrovamenti. Nel circondario sono inoltre presenti numerosi borghi arrampicati nell'entroterra calabrese e rinomate località turistiche bagnate dalle acque cristalline dello Ionio. Un'area insomma piena di tesori culturali, storici e paesaggistici. Un forziere di meraviglie a disposizione di chiunque abbia voglia di lasciarsi andare fino a sentirsi parte viva, integrante ed incancellabile della Calabria più bella.