Il 30enne, di Mongiana nel vibonese, viveva e lavorava nel bresciano ma ha deciso di ritornare alle origini: «La nostra regione è ricca di potenzialità ed è importante valorizzarle»
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Spesso avere una carriera lavorativa importante e una vita consolidata non basta a sentirsi appagati nella quotidianità di tutti i giorni, soprattutto quando il lavoro è lontano da casa e nulla ha a che fare con il ricordo delle proprie origini. È questo il caso di Andra Rullo, ragazzo poco più che trentenne, che a un certo punto della vita ha deciso di tornare a vivere in Calabria, a Mongiana, in provincia di Vibo Valentia, per dedicarsi alla sua grande passione per l’apicoltura.
«Ho lasciato tutto, lavoro, casa, una vera e propria professione: gestivo 39 operatori, 9 isole robotizzate, 3 capiturno, servizi di manutenzione e servizi di qualità, ma il richiamo alle origini non passava mai», racconta Andrea. Viveva nel bresciano, dove svolgeva la professione di responsabile di produzione in un’azienda del settore auto, ma ogni volta che tornava in Calabria provava un senso di malinconia legato alla propria terra, alla propria famiglia, agli amici e a tutte quelle persone splendide e a quei luoghi dove ogni volta riaffiorava un ricordo dell’infanzia.
Andrea Rullo, il legame con la natura e il ronzio delle api
Non solo. Il legame con la natura, con l’ambiente che circonda le serre calabresi, era sempre vivo, e più passava il tempo, più si trasformava in una finestra che andava spalcandosi nella routine di tutti i giorni: «Il lavoro andava bene, ma i ritmi erano molto pesanti e con l’immaginazione pensavo a qualcos’altro che potesse regalarmi emozioni».
La scossa è arrivata per pure caso, spiega Andrea, durante un viaggio, dal confronto con altre persone che hanno suscitato in lui la curiosità per il mondo delle api, a cui già era appassionato. Col passare del tempo, l’interesse si è trasformato in una ricerca vera e propria, fatta di studio, seguendo corsi e apicoltori, durante il tempo libero. Poi la svolta e la decisione di partire, di rientrare in Calabria: «La nostra regione è ricca di potenzialità ed è importante valorizzarle. Ho iniziato a guardarmi attorno, a sentire il ronzio delle api”, racconta Andrea. «Qui la natura offre tanto, è rigogliosa e generosa: una zona pulita e incontaminata, lontano dall’inquinamento industriale della città».
Andrea, dalla multinazionale alle api di Mongiana
Oggi Andrea gestisce un’azienda di apicoltura nelle campagne di Mongiana, dove, con il supporto della famiglia, ha fatto della sua passione una vera e propria professione. Ha iniziato raccogliendo sciami di api in natura e autocostruendosi tutta l’attrezzatura per poter svolgere l’attività.
«In questo lavoro non si smette mai di imparare, ogni giorno si osserva e si scopre qualcosa di nuovo, anche grazie all’attenzione e alla curiosità con cui lo svolgi». Quella di Andrea non è solo un’attività di produzione, ma uno studio a 360° sul comportamento delle api, nell’obiettivo di imparare a conoscere sempre di più tutte le fasi della loro vita.
«Il mio rapporto con le api è un rapporto di amore e odio», scherza Andrea, «in alcuni periodi è fantastico, in altri è più complicato, perché possono esserci fattori che influenzano il loro benessere e, quindi, capita di preoccuparsi. Sicuramente, la mia vita viaggia in simbiosi con la loro, perché quando decidi di fare questo lavoro, soprattutto in modo naturale, senza alcun tipo di trattamento, le giornate sono scandite dai ritmi della natura e cioè secondo il naturale corso della vita delle api stesse: la fioritura, la produzione, la moltiplicazione, il nomadismo. Quindi la tua vita cambia ed è più bella».
Il miele di Mongiana e la nuova vita di Andrea
Andrea ha fatto una scelta di vita basata sull’autosufficienza, mettendosi in ascolto della natura e dei suoi tempi. «Poco prima di rientrare in Calabria ho letto per puro caso una frase di Giuseppe Verdi, che diceva "tornate all’antico e sarà un progresso". Noi siamo partiti con qualche sciame raccolto in natura, adesso quei pochi sciami sono diventati un apiario di settanta arnie e domani chi lo sa».
A distanza di qualche anno, l’attività di Andrea si è ampliata e procede tra nuove sfide e progetti futuri: «Abbiamo preso consapevolezza di quali sono i prodotti con maggior rendimento e quelli con cui possiamo trainare sul mercato, sempre privilegiando il processo naturale. Sono orgoglioso della mia vita e delle novità a cui stiamo lavorando, ma ancora non posso svelare nulla. Quel che è certo è che siamo ancora qui e che, a distanza di anni, andiamo alla grande!»