Complici le temperature primaverili sarà possibile andare alla scoperta di borghi e bellezze sconosciute di una terra ricca di storia
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Escursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta
Se la vostra idea è quella di rilassarvi e fare un fine settimana di pasqua "lungo", da sabato fino a lunedì, potrete passare tre giorni in Sila tra escursioni, pranzi, cene e pernottamenti, previa prenotazione per accertarsi della disponibilità. Si tratta di un pacchetto completo, che concede la possibilità di prendere parte a escursioni più o meno lunghe, concedendo la domenica pomeriggio libera per visitare la Sila o godersi Lorica in modo autonomo. Sarete accompagnati dalla guida Luigi Candalise di Esperiandanti, che organizza trekking e ciaspolate al fine di far conoscere il più possibile il territorio calabrese. Se non volete usufruire del pacchetto completo, si può scegliere di iscriversi anche alle singole escursioni. Sabato 30 marzo si svolgerà una escursione al crepuscolo, un percorso di 9 chilometri medio-facile che vi porterà sulla vetta di San Nicola Silano, da dove potrete godere dei colori del tramonto. Il ritorno è previsto al calare della notte, quando potrete vedere il parco in tutto il suo fascino anche in questo momento della giornata. La domenica mattina, giorno di Pasqua, invece l'escursione riguarderà Lorica, con arrivo sui Colli Perilli, uno dei luoghi che regala tra le viste più belle della Sila, e che abbraccia tutta la vallata su Lorica e il Lago Arvo, e da dove è possibile vedere Monte Cocuzzo e le montagne che circondano Lorica stessa. L'escursione di domenica è lunga 12 chilometri con dislivello di 450 metri, un po' più impegnativa della precedente. I partecipanti si fermeranno in un posto strategico dove avrà luogo un pic nic a base di prodotti tipici. Lunedì di Pasquetta si coprirà la zona Carlo Magno, con escursione nei pianori, di 10 chilometri, che comprenderà anche il pranzo di Pasquetta.
Per info e prenotazioni: Luigi 3923823656.
Spostiamoci a Campotenese, dove per il giorno di Pasqua si svolgerà una escursione in uno dei pianori più affascinanti del Parco Nazionale del Pollino, tra alberi monumentali e panorami incredibili. Ad organizzare Discover Pollino, un gruppo di professionisti del settore uniti con lo scopo di far conoscere i luoghi del Parco Nazionale del Pollino, con la sua Guida Ufficiale ed Esclusiva del Parco, Gaetano Sangineti. Il percorso, di livello facile, durerà 4-6 ore, per una lunghezza di 4-8 km - variazioni decise dalle guide -. La partenza è prevista per le 9:00 di domenica 31, dalla Catasta Pollino in contrada Campotenese -Morano Calabro, Uscita A2. L'escursione durerà tutta la mattinata, con colazione a sacco - a carico dei partecipanti - alla fine del percorso, e rientro intorno alle 15:00. Il percorso proposto a Novacco rievoca i luoghi frequentati dai boscaioli che hanno lasciato tracce e manufatti. Il Piano di Novacco, situato a 1315 m sul livello del mare, è un altopiano naturale che fa parte del comune di Saracena, sui Monti di Orsomarso, che si presenta con ampie superfici boschive.
Info e prenotazioni Gaetano 3495346434.
Rimaniamo in provincia di Cosenza ma spostandoci nella Sila Greca, dove per il primo di aprile si svolgerà Bee Experience, risalendo la Valle del Colognati, nel comune di Corigliano-Rossano, tra affacci e vedute panoramiche, con visita all'apiario. Il punto di ritrovo è previsto per le 8:30 da Valle Colognati, e il percorso avrà una lunghezza di 10 chilometri di livello escursionistico, per un totale di circa 4 ore, con guida associata AIGAE. Si raggiungerà la chiesetta di Sant'Onofrio, un antico luogo di culto, probabilmente romitaggio basiliano, presso il quale ogni anno d’estate si tiene una grande festa religiosa popolare in onore del patrono. Finita l'escursione i partecipanti potranno fare visita all’apiario: un’esperienza unica con lo scopo di sensibilizzare all'educazione alla sostenibilità, conoscendo da vicino la vita delle api, per poterle apprezzare e rispettare. Si avrà la visione ravvicinata di un alveare, in cui si mostra l’ape regina e la sua società. A termine dell’esperienza ci sarà una degustazione di tre tipologie di miele accompagnati da prodotti tipici del territorio. Rientro previsto per le 17.30.
Info e prenotazioni: Marco 3281498433.
Una Pasquetta diversa dal solito quella organizzata da Borgo Pietramala, che fa del turismo lento ed esperienziale il cardine per la tutela della propria identità culturale. La giornata organizzata ha come fine promuovere Cleto, piccolo borgo medievale dell'entroterra del basso tirreno cosentino, la sua storia con i suoi "cunti" e leggende, passando per la gastronomia locale. Storie di uomini e persone che abitavano questi luoghi, oggi oggetto di abbandono, si affiancheranno alla passeggiata nel borgo e alla visita dei due castelli, quello Bizantino-Normanno di Cleto, nella mattinata, e quello Angioino di Savuto di Cleto, poco lontano. Tra i due momenti ci sarà la pausa pranzo in uno dei locali convenzionati. Appuntamento alle 10:00 nel borgo per scoprire le bellezze di Cleto, comune dei due castelli.
Info e prenotazioni: Ivan 3898789518.
Se invece volete sentirvi "più liberi" di decidere voi cosa fare senza limiti di orario e niente di imposto, vi consigliamo delle mete, perfette da preferire nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Tra queste la visita alla Valle dello Stilaro e la Cattolica di Stilo, definita l'espressione più importante dell'arte bizantina in Calabria, importante fulcro di storia, arte e cultura. Si tratta di un piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, ai piedi del Monte Consolino, appartenente alle Serre. La città fu fondata nel VII sec. dai profughi di Stilida, un insediamento costiero di origine magno-greca, e sotto il dominio bizantino divenne un importante centro religioso con numerosi eremi, chiese e monasteri. Tra questi la Cattolica di Stilo, risalente all’XI secolo, un esempio perfettamente conservato dell'arte bizantina nella nostra regione. L'affascinante costruzione, a pianta quadrata e rivestita all'esterno di mattonelle di cotto, presenta al suo interno degli affreschi appartenenti a diverse epoche. Salendo verso il Monte Consolino si trovano ancora i resti murari e i bastioni cilindrici del Castello Normanno di Ruggero, e lungo le pendici del Monte, nella parete di tufo, potrete osservare le lunghe caverne naturali adibite a romitori dai monaci basiliani, chiamate “laure eremitiche”. Vicino ad una delle cinque porte di accesso al paese, la Porta Stefanina, troverete la chiesa di San Domenico. Oggi ridotto a un rudere, ospitò Tommaso Campanella, filosofo e monaco domenicano a cui è dedicato il parco di Stilo, La Città del Sole, un territorio di 3600 ettari delle Serre Calabresi, ricoperto da boschi di faggio e abete bianco. Da vedere anche il Duomo di Stilo, costruito in stile romanico-gotico, risalente al ‘300 al cui interno sono conservate due tele del '600 attribuite a Mattia Preti. Tra vicoli, palazzi dai portali in pietra e vedute incredibili, nella parte più alta del paese troverete il centro storico di Stilo, dove vedere la fontana “Gebbia”, il tempietto di San Nicola da Tolentino, e la chiesa di San Giovanni Therestis con l'annesso convento ora sede del comune, che conserva le reliquie del santo, un monaco italo-greco vissuto nella zona della vallata dello Stilaro.
Ci spostiamo esattamente nel versante opposto, verso il Massiccio del Pollino, dove troviamo Cerchiara, in provincia di Cosenza, paese affacciato sulla piana di Sibari, conosciuta soprattutto per la bontà del suo pane tipico impastato, infornato e venduto esclusivamente da donne, esportato in tutto il mondo. Qui si trova uno dei luoghi più belli della nostra regione, intorno al quale aleggiano leggende e mistero: la grotta delle Ninfe. Secondo la leggenda qui si trovava il letto nuziale di Calipso, la nereide figlia di Atlante, innamoratasi di Ulisse. La grotta si presenta come un canyon strettissimo che taglia in due un grande sperone roccioso, lasciando l'interno quasi completamente all'ombra. Grazie alla presenza di un ruscello, al centro della grotta si è formata una piscina di acqua calda dai fanghi con proprietà terapeutiche, nella quale immergersi è un'esperienza da provare almeno una volta, anche se in alcuni periodi rimane chiusa per questioni di sicurezza. In questo caso potrete optare per quella a pagamento nel paese di Cerchiara. Dopo esservi immersi nell'acqua delle grotte delle ninfe, non potete non visitare il caratteristico Santuario di Santa Maria delle Armi, costruito nella rupe del Timpone Panno Bianco, detta "La Pietra delle Armi". Qui trovarono rifugio nell'VIII secolo i monaci basiliani, scappati alla persecuzione iconoclasta che vietava il culto delle immagini sacre. La sua costruzione cominciò nel 1440, in seguito al ritrovamento, in una delle grotte, di alcune tavolette bizantine, tra le più antiche mai rinvenute, e l'immagine della Beata Vergine delle Armi, dal greco ton armòn, ovvero della grotta, da cui il Santuario prende il nome. Vicino si trovano anche i ruderi del monastero di Sant'Andrea.
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