Nicola Zingaretti sposta il Pd più a sinistra rilanciando sullo ius soli, sulla modifica dei decreti sicurezza e proponendo una nuova agenda di governo, compreso anche un fisco redistributivo. Una svolta nel discorso del segretario all'assemblea dem che lo mette subito in rotta di collisione con il M5s, in particolare sulla cittadinanza per i figli degli immigrati. Una proposta, questa, che il capo politico dei 5Stelle, Luigi Di Maio, a caldo aveva reputato ‘sconcertante’: «Si parla di Ius soli mentre c'è il maltempo che flagella l'Italia e il futuro di undicimila lavoratori a Taranto, sono sconcertato. Non siamo al governo per lanciare slogan o fare campagna elettorale», aveva aggiunto. E questa mattina, ai microfoni di Rtl 102.5, conferma il suo pensiero: «Credo di avere il diritto di dire che sono sconcertato, tra l'altro» lo ius soli «non è mai stato discusso nell'accordo di governo».

A stretto giro era arrivato il commento del vicesegretario Pd, Andrea Orlando: «A molti esponenti dei 5 Stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nella stessa giornata».