L'Ucraina non ha la forza per riconquistare i territori che la Russia ha occupato in 1000 giorni di guerra o la Crimea, che Vladimir Putin ha annesso dal 2014. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ammette che attualmente l'esercito di Kiev non ha la forza di lanciare una controffensiva per riconquistare almeno alcune regioni occupate dalla Russia.

Il numero 1 di Kiev continua a lanciare segnali. Prima ha auspicato «l'apertura di un ombrello Nato» sui territori controllati dall'Ucraina, poi ha ammesso che non rifiuterebbe l'entrata in scena di soldati occidentali. Ora, ipotizza che il recupero di parti del territorio ucraino potrebbe avvenire attraverso mezzi diplomatici e non con la forza militare. In un'intervista all'agenzia di stampa giapponese Kyodo News, il capo dello Stato afferma che, al momento, è difficile riconquistare con la forza zone del suo Paese come la Crimea.

«Il nostro esercito non ha la forza per farlo. È vero. Dobbiamo trovare soluzioni diplomatiche», dice Zelensky, sottolineando che tali misure potranno essere prese in considerazione «solo quando sapremo di essere abbastanza forti» da impedire alla Russia di lanciare una nuova aggressione contro l’Ucraina.

Il presidente ucraino ammette che il conflitto è entrato in un «periodo complicato» e invia un messaggio a Washington: chiede all'amministrazione Biden uscente di aiutare il suo Paese a pressare la Nato, affinché l'Alleanza inviti Kiev ai colloqui di adesione il prima possibile. Il tempo diventa un fattore cruciale, la Russia continua a fare progressi sul campo di battaglia.