Le tre facce, dell'odierno prisma, sono il cardinale Parolin - «siamo smarriti al pari dei discepoli. Il defunto Santo Padre avrebbe desiderato stare ancora in mezzo a noi per meglio esercitare il suo magistero» ; poi un porporato, che tutti correttamente definiscono il coraggioso Nunzio in Siria, ovvero sia Mario Zenari, il quale si aggira, in Vaticano, tra corridori, maniche, sale e saloni della sacra Curia, con fare gentile, mitezza concreta, dolcezza reale, seppur con distacco autentico, rispetto alla posta in gioco, che altro non è la guida di Sancta Romana Ecclesia.

Ed infine il 'prete degli ultimi' don Mimmo Battaglia, l'attuale voce dei diseredati, ovvero il cuore buono di una Calabria trapiantata nella Napoli complessa e contraddittoria (più di qualsivoglia italico funzionario statuale).

Già, il prossimo conclave dell'imminente 7 Maggio, sarà pure uno dei più sorprendenti, poiché di figure belle, con un misto di misticismo e di purezza nell'animo ve ne saranno tante, quanto mai prima che nel passato.

E sarà un Conclave a ridosso dei giorni dedicati 'all'anniversario' di Moro -vissuto da Santo e morto da martire- oltre ad essere celebrato nel 'mese della Madonna', Maggio per l'appunto.

Insomma, il nuovo Papa, sarà, seriamente, il Vicario di Cristo, frutto dello Spirito Santo e della 'Virgo Mater'.

Te Deum laudamus.