«Sono soddisfatto di essermi vaccinato, perché il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia». A dirlo al giornale radio Rai è il paziente zero italiano della variante Omicron. È un dipendente dell'Eni e sarebbe sbarcato all'aeroporto di Fiumicino partito dal Sudafrica - proveniente dal Mozambico - l'11 novembre scorso. Al momento della partenza non aveva sintomi ed era negativo al Covid.

«Considerati i sintomi blandi miei e della mia famiglia, che è stata contagiata e comprende persone tra gli 8 e gli 81 anni, posso dire che l'infezione si è manifestata solo in modo lieve», aggiunge il manager che fa sapere di essere in isolamento e monitorato in maniera assidua da medici e autorità sanitarie.

Tamponi sui 133 passeggeri provenienti dal Sudafrica

Intanto sono stati attivati i test sui 133 passeggeri sul volo proveniente dal Sudafrica e atterrato a Fiumicino l'11 novembre scorso e sul quale viaggiava il dipendente dell'Eni risultato successivamente contagiato dalla variante Omicron. La Regione Lazio, una volta avuta la lista dei passeggeri, ha subito disposto i tamponi e il tracing. I tamponi verranno poi sequenziati all'Istituto Spallanzani per verificare eventuali altri casi di variante Omicron. Nelle scorse ore, anche tre calabresi, rientranti tra i contatti del paziente zero, sono stati posti in quarantena.

Stretta sui viaggi

Monitoraggio dei passeggeri che arrivano all'aeroporto Fiumicino da aree a rischio dopo il caso del primo contagiato dalla variante Omicron registrato in Italia. Nel caso di passeggeri che arrivano da aree a rischio, si apprende da fonti della sicurezza aeroportuale, «le compagnie aree sono tenute a consegnare le liste dei passeggeri e questi vengono prelevati direttamente sottobordo, per essere poi sottoposti ai controlli sanitari di rito». Questi viaggiatori, inoltre, sono tenuti, prima dell'ingresso in Italia, a compilare il Passenger Locator Form, il modulo di localizzazione digitale, e a sottoporsi a tampone molecolare o antigenico 72 ore prima del viaggio.

Devono anche comunicare il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio e devono raggiungere la propria destinazione finale solo con mezzo privato e sottoporsi ad isolamento fiduciario indicato nel Passenger Locator Form per 10 giorni. All'aeroporto di Fiumicino dal 1 ottobre non atterrano voli diretti dal Sudafrica.