«L'Europa rimane l'epicentro di questa escalation dell'epidemia di vaiolo delle scimmie, con 25 Paesi che segnalano più di 1.500 casi, ovvero l'85% del totale globale. L'entità di questo focolaio rappresenta un rischio realepiù a lungo circola il virus, più si diffonderà e più forte diventerà la presenza della malattia nei Paesi non endemici». Lo sottolinea il direttore dell'Oms Europa, Henri Kluge, in conferenza stampa, ricordando che l'Organizzazione mondiale della sanità ha convocato la prossima settimana il Comitato d'emergenza per valutare se l'epidemia di vaiolo delle scimmie nei Paesi non endemici rappresenta un'emergenza internazionale di salute pubblica.

«I governi, i partner sanitari e la società civile devono agire con urgenza e insieme per controllare questo focolaio», è il richiamo di Kluge.