«È dimostrato da alcuni studi che la terza dose» del vaccino anti Covid-19 «rafforza l'immunità. Quando si potrà fare? Probabilmente da ottobre per le persone meno immunocompetenti, come i dializzati o altre categorie di pazienti. Poi, progressivamente, sarà necessario procedere alla terza dose per coloro che hanno fatto il vaccino per primi. Questo non significa “a ottobre terza dose per tutti”»

Vaccino Covid, terza dose adattata alle varianti

È quanto ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a sottolineando come per il richiamo si inizierà dalle fasce più deboli e da chi lo ha fatto all'inizio della campagna. Su quale genere di terza dose, Sileri ha risposto: «È possibile che andando avanti l'industria ci fornirà delle terze dosi che verosimilmente saranno adattate alle varianti riscontrate in futuro». Nell'intervista Sileri è tornato a parlare dell'obbligo delle vaccinazioni contro il virus Sars-Cov-2: «Voglio essere ottimista sulle vaccinazioni: secondo me non si arriverà all'obbligo. Le cose stanno andando bene e spero che riprendano le prenotazioni dopo il periodo estivo», ha aggiunto.

Vaccino Covid, no all’obbligatorietà

«Non intravedo questa possibilità» dell'obbligo «ma a mio avviso è un'opzione da tenere sul tavolo», ha sottolineato. «Non credo che» imponendo il vaccino «si può raggiungere il 100% della popolazione. Semmai una scelta del genere dovrebbe essere fatta in modo più esteso rispetto all'Italia stessa - ha precisato - Puoi arrivare anche al 90%" delle persone immunizzate, però poi se nei Paesi vicini non c'è l'obbligo e la percentuale lì rimane bassa si può scatenare una variante che poi importi».

Vaccino Covid, estensione green pass

Il sottosegretario ha parlato anche dell'eventuale estensione del green pass. «Credo possa accadere" perché "deve essere visto come un mezzo elastico che si adatta alla circolazione del virus", ha spiegato. Sileri ha poi spiegato che oggi "è più probabile morire di Covid che di cancro" aggiungendo che "in un periodo così concentrato non c'è una singola malattia come il Covid. Se dovessimo prendere le prime tre forme di tumore più diffuse come polmone, colon e mammella, la somma di queste tre, che determinano il più alto numero di morti, non arriva al numero dei decessi di Covid. Abbiamo 180.000 morti di cancro all'anno e oltre 350.000 diagnosi e purtroppo per fattori ambientali e genetici. Puoi essere curato e nella stragrande maggioranza dei casi guarito".

Vaccino Covid: terza dose a anziani, fragili e operatori sanitari

«Stiamo osservando che anziani e persone fragili, vaccinati a gennaio e febbraio, stanno esaurendo la loro protezione. Queste persone si trovano nuovamente vulnerabili e vanno riprotette. Dobbiamo partire da loro, dalle persone che sono state vaccinate per prime e più fragili». Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, a proposito della vaccinazione con la terza dose, sottolineando che «entro l'autunno dovrebbe essere in partenza, innanzitutto per queste persone e poi pian piano c'è anche il problema degli operatori sanitari, vaccinati tra gennaio e febbraio».

Vaccino Covid, vaccinare il 90% italiani entro l’anno

«L'obiettivo strategico - aggiunge Ricciardi - è quello di vaccinare la stragrande maggioranza degli italiani entro l'anno. In questo momento siamo al 71%, dobbiamo superare la quota dell'80%, che è l'obiettivo minimale per garantire un po' di sicurezza al Paese, ma quello ottimale sarebbe al 90%. Dobbiamo quindi attuare tutti gli strumenti persuasivi, dobbiamo venire incontro a tutti coloro che ancora non hanno una vaccinazione, per esempio rafforzando la capacità dei medici di medicina generale di raggiungere i propri pazienti che magari sono in zone disagiate o hanno paura della vaccinazione e devono essere convinti uno ad uno. Soltanto così potremo evitare migliaia di morti».

Vaccino Covid, incoraggiare chi ha paura

E sull'obbligo del vaccino: «Non sono contrario all'obbligo vaccinale, ma è una scelta politica». «Il nostro sistema sanitario - aggiunge - è stato in grado di reggere quando erano 60 milioni le persone vulnerabili, è in grado di gestire i 18 milioni di oggi. È chiaro che lo Stato si dovrebbe porre il problema anche per coloro che hanno paura di vaccinarsi e incoraggiarli fortemente, come sta facendo con il green pass, oppure introducendo l'obbligo, ma questa è una scelta politica». In generale, senza vaccino, mette in evidenza Ricciardi, con la variante Delta «coloro che non sono vaccinati hanno una probabilità quasi certa di essere infettati e purtroppo, come ci dice uno studio pubblicato l'altro ieri dagli inglesi, raddoppia la possibilità di morire».