Dimenticate le vostre cene al ristornate con pizza e birra dove si paga “alla romana” e se qualcuno ha preso uno spaghetto alle vongole che costa un po’ di più già si storce il naso quando arriva lo scontrino. Dimenticate la richiesta di uno sconto al ristoratore amico, che magari poi vi frega pure. Questa è una storia seria, dove una cena costa quanto 8-10 anni di uno stipendio forse medio-basso, ma sempre medio. È capitato a Viareggio, dove un ricco imprenditore ha pagato 100mila euro di conto senza fare una piega.

L’occasione era offerta dal suo nuovo yacht. Per festeggiare ha invitato a cena una trentina di persone che hanno pasteggiato ad aragoste e bevuto champagne a fiumi. Alla fine, però, il cameriere si è presentato con un conto di 100mila euro tondi tondi.

L’episodio, raccontato dall’edizione locale del quotidiano La Nazione, riporta che tra i 30 commensali c’erano anche 6 guardie del corpo.
In una saletta riservata avrebbero consumato: «Un chilo e due di caviale (si dice), aragoste giunte appositamente dalla Sardagna, arselle, capesante, rombo e ricciola. Da annaffiare con del buon Krug e bottiglie di Petrus Grand Vin Pomerol 2015».

Conto iniziale attorno ai 74mila euro. ma l’imprenditore, vista la cifra, ha fatto consegnare a ciascuno dei suoi ospiti una magnum di Sassicaia, come ricordo della serata, all’insegna del «facciamo 100 mila euro, cifra pari». Beato lui. E loro.