Riguarda solo gli atti ufficiali e non quelli privati. La sentenza è passata con 6 voti a favore dell'ex presidente e 3 contrari. Delusione della campagna di Biden
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La Corte Suprema Usa ha concesso una parziale immunità presidenziale a Donald Trump nel processo per l'assalto al Capitol, ma solo per gli atti ufficiali, ossia le azioni prese nei suoi poteri costituzionali. In tal caso l'immunità è assoluta. Il tycoon è imputato anche per le carte segrete di Mar-a-Lago e per il tentativo di ribaltare il voto in Georgia.
Per la Corte Suprema Usa Trump non è titolato all'immunità per le azioni prese nelle sue capacità private. Questo consentirà al processo di proseguire ma con ulteriori rallentamenti perché si dovrà distinguere tra atti ufficiali e atti privati. La sentenza della Corte Suprema americana sull'immunità parziale per Donald Trump ha avuto sei voti a favore, quelli dei giudici conservatori, e tre contrari, quelli dei giudici liberali. «Grande vittoria per la nostra costituzione e la democrazia. Orgoglioso di essere americano!». Così Donald Trump commenta sul suo social media Truth la sentenza della Corte Suprema sull'immunità.
La campagna di Joe Biden non nasconde la delusione per la sentenza della Corte suprema sull'immunità parziale a Donald Trump. «La sentenza di oggi non cambia quello che è successo il 6 gennaio: Donald Trump ha incoraggiato una folla a rovesciare i risultati di un'elezione libera ed equa», si legge in una nota. «Trump è candidato alla presidenza pur essendo un criminale condannato per la stessa ragione per cui è rimasto seduto a guardare mentre la folla attaccava violentemente Capitol Hill: pensa di essere al di sopra della legge ed è disposto a fare qualsiasi cosa per ottenere e mantenere il potere», ha attaccato la campagna.
La sentenza per gli esperti rallenterà il processo
La sentenza della Corte suprema Usa sull'immunità parziale di Donald Trump nel processo per l'assalto al Capitol fa tornare il caso nelle mani della giudice Tanya Chutkan, che dovrà decidere se una parte delle accuse deve essere archiviata sulla base della distinzione dei nove saggi tra azioni decise nei poteri costituzionali del presidente e azioni intraprese nella sua capacità privata. Questo comporterà, secondo gli esperti, un ulteriore slittamento dei tempi del dibattimento, sicuramente oltre l'election day del 5 novembre.