È ripresa intorno alle 16.30 la discussione in Senato relativo al Decreto di legge sulle unioni civili di cui è stata prima firmataria Monica Cirinnà (Pd). Dopo le manifestazioni in piazza, la legge Cirinnà, relativa alle Unioni Civili è approdata in Parlamento. Il Senato, prima della discussione generale e delle votazioni sugli emendamenti, voterà sulle pregiudiziali di costituzionalità.


Cosa prevede la legge - In particolare il disegno di legge prevede che due persone, con un legame di coppia, che vivono insieme sotto lo stesso tetto, automaticamente e indipendentemente dalla loro volontà abbiano gli stessi diritti dei coniugi per quanto riguarda le visite in carcere, in ospedale e l’accesso alle informazioni sanitarie; in caso di morte del partner potranno rimanere a vivere nella casa familiare per un periodo da 2 a 5 anni (se la convivenza aveva superato i 24 mesi, art. 13) e avranno diritto al risarcimento del danno. In caso di rottura della coppia, il partner economicamente più debole avrà diritto all’assegno di mantenimento (come se fosse stato sposato) calcolato in proporzione alla convivenza; e ciò anche se la fine della storia è dovuta al tradimento proprio di chi reclama l’assegno.

 

Nei giorni scorsi migliaia di persone hanno sfilato in 98 piazze italiane nella giornata organizzata da Arcigay e altre associazioni Lgbt a favore delle Unioni Civili.  Anche la Calabria il 23 gennaio si è colorata di palloncini, cartelli e striscioni al grido di #SvegliaItalia. Manifestazioni si sono svolte a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.