Fiato sospeso per il tornado che sta per abbattersi sulla Florida e classificato nella categoria 4, considerata estremamente pericolosa
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L'uragano Dorian si prepara ad abbattersi sulla Florida e poco prima di toccare terra si è rafforzato: il National Hurricane Center di Miami ha comunicato che la sua intensità a largo della Florida ha raggiunto la categoria 4 della scala Saffir-Simpson, che ne prevede in tutto cinque. Il tornado viene ora considerato come «estremamente pericoloso». In tutta la Florida è stato dichiarato lo stato di emergenza con ben 67 contee dello Stato americano in allerta. Le autorità hanno consigliato alla popolazione costiera di conservare provviste e generi di necessità per una settimana. Dopo aver sfiorato Puerto Rico, l’uragano dovrebbe raggiungere il sud degli Stati Uniti entro lunedì e potrebbe durare diversi giorni.
Ordinate evacuazioni forzate in parte della Florida, quelle ritenute al momento nel mirino di Dorian, tra cui la contea di Broward - che sarà tra le prime ad essere investita dalla tempesta - ma anche quelle di Palm Beach e Martin. I preparativi sono in corso in tutto lo Stato, visto che non si riesce a prevedere con esattezza la traiettoria dell'uragano: le ultime rilevazioni segnalano un cambio di rotta, con Dorian che potrebbe abbattersi solo sulla costa risparmiando l'interno. Ma nulla è dato per certo anche perché i primi effetti dell'uragano si iniziano a vedere, con l'acqua alta a Miami e alcune inondazioni in città: a preoccupare è il fatto che si avvicina durante la stagione delle onde già più alte dell'anno.
L'allerta è altissima: Dorian è potenzialmente uno degli uragani del «peggior tipo», di quelli che «trascorrono troppo tempo» sulle aree metropolitane, avvertono gli esperti, che temono che la Florida sia nella morsa di Dorian per più giorni.
Trump: «Dorian potrebbe essere devastante»
Il presidente Donald Trump, per la crescente furia del ciclone, ha deciso di rinviare il viaggio che aveva in programma oggi in Polonia per le commemorazioni della Seconda Guerra mondiale e si mantiene costantemente in contatto con le autorità locali seguendo gli sviluppi da Camp David, dove fa il punto con la Federal Emergency Managament Agency, la protezione civile americana. La tempesta potrebbe mettere anche a rischio anche il super resort presidenziale. «Dorian potrebbe essere devastante» avverte il presidente, non dicendosi preoccupato per Mar a Lago, la Casa Bianca d'Inverno. Il resort del presidente è infatti nel mirino di Dorian, ma Trump pare non essere agitato: «E' una struttura forte, ce la farà». Non ostenta la stessa sicurezza Rick Gonzalez, architetto di West Palm Beach che ha lavorato a Mar a Lago per 25 anni. Secondo Gonzalez, è da incubo l'ipotesi che un urgano di categoria 4 possa abbattersi sul resort.
I residenti fanno le scorte di cibo e acqua e batterie - per potenziali blackout - che iniziano a scarseggiare. Molti benzinai nello stato sono a secco. Le società della rete elettrica hanno inviato rinforzi per far fronte ai possibili danni a cui si va incontro. Le due centrali nucleari della Florida sono pronte a chiudere i battenti e fermare tutte le operazioni nel caso in cui fosse confermata la traiettoria di Dorian, che al momento sembrerebbe colpirle anche se non direttamente. Molte università hanno sospeso le lezioni e chiuso almeno fino a martedì. Tutti sono insomma con il fiato sospeso e attendono di capire come e quanto ancora si rafforzerà Dorian. E, soprattutto, si preparano alla conta dei danni, stimati al momento fra i 18 e i 20 miliardi di dollari.