Si è chiuso un anno molto intenso per l’Aeronautica Militare, un anno ricco di impegni addestrativi ed operativi al servizio del Paese ed in prima linea nello scenario internazionale, con un’attività pressoché continuativa durante tutto l’anno nelle operazioni di Air Policing a difesa dei confini e dello spazio aereo della Nato. Un anno “in volo verso il futuro”, come recita il motto del Centenario dell’Aeronautica Militare, che la Forza Armata si appresta a celebrare nel 2023.

Dodici mesi in cui velivoli, equipaggi di volo e personale tecnico della Forza Armata, hanno supportato le più importanti missioni militari all’estero, condotte dallo Stato Maggiore della Difesa per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze – tra cui Balcani, Libano, Corno d’Africa, Niger – e sono stati chiamati ad intervenire in numerose parti del mondo dove grazie alla logistica di aderenza le capacità e competenze uniche del potere aero-spaziale sono state impiegate a migliaia di chilometri dai confini nazionali: dall’Islanda all’Antartide, dal Kuwait al Qatar, fino a quell’est Europa che sta catalizzando l’attenzione di tutto il mondo.

Nel corso del 2022, nell’ambito delle operazioni di Air Policing a cui l’Italia ha partecipato per la sorveglianza dello spazio aereo del fianco est dell’Alleanza, i caccia Eurofighter italiani si sono alzati in volo ben 50 volte per assicurare il rispetto dei confini della Nato. È accaduto in Romania, dove una task force AM era già presente, lo scorso febbraio, nel momento dell’acuirsi della crisi russo-ucraina, in Polonia e nuovamente in Romania, dove quattro caccia Eurofighter e 150 donne e uomini tra piloti e specialisti dell’Aeronautica Militare rimarranno fino a luglio 2023. Da maggio a inizio luglio 2022, invece, era stata una task force di F-35 italiani ad assicurare per conto della Nato la sorveglianza e la difesa dei cieli dell’Islanda.

Prosegue nel frattempo l’attività del contingente aereo nazionale presente sul territorio kuwaitiano e iracheno nell’ambito dell’operazione Prima Parthica – Inherent Resolve, avviata per il contrasto e la lotta al Daesh dall’ottobre del 2014. Sono state oltre 6.000 le ore di volo svolte nel 2022 dai caccia Eurofighter e dai velivoli a pilotaggio remoto Predator schierati sulla base kuwaitiana di Ali al Salem per attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza ed oltre 3.500 ore quelle svolte con velivoli C-27J, C-130J e KC-767A per attività di trasporto, supporto al personale di coalizione sul terreno e rifornimento in volo.

Un fine 2022 caratterizzato purtroppo dal tragico incidente aereo di Trapani in cui ha perso la vita il Capitano Fabio Antonio Altruda a bordo del suo Eurofighter, ma anche da eventi operativi importanti ed inediti, come il primo atterraggio di un C-130J dell’ Aeronautica Militare sulla pista semi-preparata realizzata dalla Forza Armata ed Enea sulla morena antartica di Baia Terranova, così come il supporto di un team specializzato della Forza Armata nel settore Counter-Uas (Unmanned Aerial System) per la sicurezza dei mondiali di calcio in Qatar, nell’ambito dell’Operazione interforze italiana “Orice”.

In totale, durante il 2022, in questo genere di missioni fuori dai confini nazionali, si sono avvicendati oltre 2.300 militari dell’Aeronautica, grazie anche al silenzioso supporto della logistica sia in Patria che all’estero.

Il 2022 è stato, come detto, un anno di preparazione e di avvicinamento all’importante ricorrenza del Centenario dell’Aeronautica Militare, che ricorrerà ufficialmente il 28 marzo 2023 ma che nel corso di tutto il prossimo anno vedrà la Forza Armata impegnata su tutto il territorio con eventi ed iniziative pensate per far conoscere al meglio la storia, le tradizioni, le attività svolte e le capacità sviluppate in questi primi cento anni di vita. Un anno che ha visto l’atteso ritorno della Pattuglia Acrobatica Nazionale, dopo due anni condizionati dalla pandemia ed il costante impegno al servizio della collettività, in particolare in quei frangenti in cui il mezzo aereo è essenziale per salvare più vite umane possibile. Gli elicotteri ed equipaggi del soccorso aereo Am sono stati tra i primi, ad esempio, ad intervenire sull’isola di Ischia, a fine novembre, per portare in salvo la popolazione colpita dalla violenta alluvione che ha colpito la località di Casamicciola.

Sono state 98 le missioni di trasporto sanitario d’urgenza e di tipo umanitario effettuate nell’anno che volge al termine, voli salva-vita per il trasporto di organi, di equipe mediche o a favore di cittadini bisognosi di cure imminenti in strutture ospedaliere specializzate. Circa la metà delle persone trasportate erano bambini, spesso imbarcati dentro culle termiche, trasferiti presso i poli pediatrici d’eccellenza nazionali da ogni parte d’Italia.

79 gli interventi di ricerca e soccorso di persone gravemente ferite, disperse o in pericolo di vita in zone impervie di montagna o in mare e 27 gli interventi a favore della Campagna Antincendi Boschivi della scorsa estate, che ha visto Centri C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) dell’Aeronautica concorrere allo spegnimento dei roghi divampati sul nostro territorio, a tutela della popolazione e dell’ambiente, in efficace sinergia con le Agenzie e Corpi dello Stato. 25 i decolli immediati – in gergo tecnico scramble– da parte dei caccia intercettori dell’Aeronautica Militare che si sono alzati in volo per andare a verificare ed identificare aerei sprovvisti delle autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano o che avevano perso il contatto radio con gli enti nazionali del controllo del traffico aereo.

Numeri ed eventi che hanno visto lo Stato Maggiore dell’Aeronautica partecipare attivamente alle varie attività in supporto agli Alti Comandi, ai Reparti e ai comandi operativi e che testimoniano il grande impegno, la passione e la professionalità che gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare mettono al servizio del Paese.