Si tratta di natanti che sono in grado di raggiungere il relitto del famoso transatlantico affondato da un iceberg in cui, probabilmente, s'è incastrato il piccolo piroscafo
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A poche ore dall'esaurimento dell'ossigeno (le 12 di oggi), si accende un barlume di speranza per l'individuazione e il salvataggio dell'equipaggio del Titan, il sottomarino disperso nell'Oceano Atlantico da domenica 18 giugno, mentre era impegnato in un'immersione per esplorare i resti del Titanic a 3.800 metri di profondità.
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Dalla Francia è arrivato "Atlante"
Nel tratto di mare nel quale si sta conducendo una gigantesca e drammatica operazione di soccorso, a circa 700 chilometri dalla costa canadese, è in arrivo – o è già arrivata, non ci sono ancora conferme – la nave da ricerca francese Atlante, che come indicato dal New York Breaking ospita a bordo due mezzi estremamente utili per questa impresa: un piccolo sommergibile chiamato Nautile – con equipaggio di tre persone – e il ROV (sottomarino controllato da remoto) Victor 6000.
Verso il Titanic
Entrambi i natanti sono in grado di raggiungere una profondità estrema di 6mila metri, pertanto possono arrivare al relitto del Titanic, sul quale potrebbe essere rimasto incagliato il Titan. Il sommergibile disperso, infatti, ha perso i contatti con la nave madre Polar Prince 1 ora e 45 minuti dopo la discesa; ci vogliono 2 ore per immergersi a circa 4mila metri di profondità, dove si trovano i resti dello sfortunato transatlantico. Il Titan inviava un segnale ogni 15 minuti. La speranza è che con questi mezzi si possa scoprire la sua posizione e permetterne il recupero, prima che finisca l'ossigeno a bordo. Secondo le stime, c'è tempo fino alle 12 di domani ora italiana; superata questa soglia non ci saranno più speranze. È possibile che il Titan si sia adagiato sul fondale o dentro un canyon, magari trascinato dalle forti correnti dopo aver avuto un problema con la propulsione. Con i due mezzi francesi sul posto aumentano le speranze di individuare il Titan e forse si avrà la conferma visiva della sua sorte.
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Come funzionano i super mezzi da immersione profonda
Come specificato dall'Istituto francese per la ricerca e lo sfruttamento del mare (IFREMER) che lo gestisce, il ROV Victor 6000 è un “robot telecomandato che svolge missioni di osservazione e intervento fino a 6000 metri di profondità”. Il drone è entrato in servizio quasi 25 anni fa (nel 1999) e da allora ha accumulato oltre 700 immersioni e 5mila ore di missioni subacquee. È equipaggiato con un avanzato sistema di fotocamere e di illuminazione che permette di ottenere immagini ad altissima risoluzione a grandi profondità, dove i raggi solari non possono filtrare. A 3.800 metri, dove riposa il Titanic, è infatti buio pesto, oltre che freddissimo. Flotteoceanographique spiega sul suo portale che il Victor 6000 “può anche generare ricostruzioni ottiche 3D dell'area osservata”.