I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l'import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader mentre slitta ancora il via libera dell'Ue all'embargo graduale al petrolio di Mosca. Intanto si muove la diplomazia.

Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell'Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La moglie del presidente ucraino, ha ringraziato la first lady Usa per la sua visita, che ha definito «un atto molto coraggioso». Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.

Bono e David Howell Evans (The Edge) degli U2 sono stati a Kiev e intorno alle 13 italiane di ieri hanno improvvisato un concerto nella stazione della metropolitana di Khreshchatyk. Il frontman e il chitarrista della mitica band irlandese hanno cantato classici del loro repertorio: 'Sunday Bloody Sunday', 'Desire' e 'With or without you'.

L'apparizione a sorpresa è arrivata mentre le sirene d'allarme aereo risuonavano nella capitale ucraina.

Bombe e morti in una scuola

E il presidente ucraino Zelensky, durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7, ha detto che «nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili». Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall'inizio si era temuta una strage. 

Tra Ucraina e Russia «il negoziato purtroppo è fermo, ma noi come Italia, insieme ad altri paesi, non abbiamo mai smesso di lavorare per ravvivarlo». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Che tempo che fa'. «Stiamo sostenendo l'Ucraina, che è la resistenza europea, ma allo stesso tempo stiamo lavorando per ravvivare il negoziato. Il mio viaggio in India di questa settimana, il viaggio del presidente Draghi negli Stati Uniti, ma anche i contatti diretti con i turchi, servono a rimettere in moto il negoziato e arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile», ha aggiunto Di Maio.

9 MAGGIO

19.20 - Abbattuto ponte che collega la Crimea alla terraferma

«I partigiani ucraini hanno fatto saltare in aria un ponte ferroviario che collegava l'Ucraina continentale con la #Crimea occupata! Ora sarà molto più difficile rifornire la guerra dalla Crimea. Gloria ai nostri Eroi!». Così ha twittato Anton Gerashkenko, attuale vice ministro dell'Interno ucraino che ha postato anche la foto del ponte distrutto ma senza specificarne l'eventuale nome. Non è escluso che si tratti del ponte citato venerdì dal portavoce delle forze armate lettoni, Janis Slaidins, che intervistato dalla radio di Stato lettone aveva dichiarato che l'Ucraina avrebbe potuto attaccare il Ponte di Crimea il 9 maggio.
«È una possibilità da tenere a mente, perché dopo aver ricevuto forniture belliche dai Paesi occidentali l'Ucraina ha l'opportunità di colpire un ponte strategicamente di grande importanza attraverso il quale passano i rifornimenti dalla Russia per le truppe impiegate sul fronte meridionale», aveva concluso il portavoce.

18.45 - Il premier olandese Rutte in collegamento video al parlamento ucraino il 12 maggio

Il premier olandese Mark Rutte ha annunciato su Twitter che «su invito del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà al parlamento di Kiev, Verkhovna Rada, giovedì 12 maggio». Rutte si è detto «onorato dell'invito - e ha ribadito che - i Paesi Bassi continuano a stare fianco a fianco con l'Ucraina contro l'aggressione russa».

18.01 - Kiev: artiglieria russa in nord Crimea per offensiva su Kherson

«Il trasferimento dell'artiglieria russa nel nord della Crimea potrebbe essere utilizzato nelle battaglie per la regione di Kherson». Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Ukrinform.

13.20- Kiev: «Negoziati sospesi». Ma Mosca replica: «Vanno avanti»

Guerra Ucraina-Russia, per Kiev i negoziati in questo momento sono sospesi. Mentre per Mosca proseguono da remoto con l'Ucraina secondo il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, in dichiarazioni riportate dall'agenzia Interfax. «Dopo il ritiro dei russi da Kiev, a inizio aprile, sono emersi i crimini commessi nei territori occupati attorno alla capitale. Poi quelli di Mariupol, una città rasa al suolo. È venuto alla luce anche il progetto russo di creare a Kherson quella che loro chiamano una 'repubblica' tramite uno pseudo referendum. A quel punto, le componenti politiche e diplomatiche delle negoziazioni hanno smesso di negoziare». Così, intervistato dal Gr1, il capo dei negoziatori ucraini, Mykhailo Podolyak, ha spiegato che i negoziati «sono in pausa». Di tutt’altro avviso Mosca: «Proseguono i negoziati da remoto con l'Ucraina», ha detto dal canto suo il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, in dichiarazioni riportate dall'agenzia Interfax.

13.00- «L’ingresso dell’Ucraina nell’Ue verrà deciso entro giugno»

L'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea verrà deciso entro giugno. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha parlato oggi via call con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il G7 di ieri, della richiesta di adesione all'Ue presentata dal suo Paese e attende di «ricevere le risposte al questionario per l'adesione. La Commissione - informa via social - punta a dare la sua opinione nel prossimo giugno».

9.15 - «226 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio del conflitto»

Sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo riferisce la Procura generale, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Ukrinform.

8.40- In Russia è il giorno della grande parata militare

Oggi in Russia è il giorno della grande parata militare per ricordare la vittoria contro la Germania nel secondo conflitto mondiale. Atteso il discorso di Vladimir Putin mentre prosegue la guerra in Ucraina dopo l'invasione russa.

6.30- Giappone verso eliminazione graduale del petrolio russo

Il premier giapponese Fumio Kishida ha comunicato l'intenzione di avviare un processo di eliminazione graduale degli approvvigionamenti di petrolio dalla Russia, in linea con quanto discusso nel vertice online dei Paesi del G7. «La corrispondenza dei valori universali e fondamentali delle nazioni non è mai stata così importante come adesso, con il mondo che si trova a un bivio storico», ha detto Kishida a NHK Tv.

Il premier nipponico ha ammesso che si tratta di una decisione difficile per il Giappone, privo di risorse naturali e in gran parte dipendente dalle importazioni di materie prime dopo l'incidente di Fukushima, ma quello che è più importante è «lo spirito di solidarietà tra i Paesi del G7».
La cronaca della giornata dell'8 maggio