Ad affermarlo è stato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo: «I paesi occidentali stanno spingendo il mondo a una guerra globale»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
La Russia non esclude l’uso delle armi nucleari per difendere le regioni sottratte all’Ucraina e annesse da Mosca. Lo dice il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un messaggio pubblicato su Telegram in cui vengono ribadite le accuse all’Occidente: «I paesi occidentali stanno spingendo il mondo a una guerra globale. E solo la vittoria completa e definitiva della Russia è una garanzia contro il conflitto mondiale», scrive Medvedev.
«La tesi arcinota dei paesi occidentali: "Non si può permettere alla Russia di vincere la guerra". Cosa significa veramente? Bisogna seguire una semplice logica formale. Se non vince la Russia, allora, a quanto pare» deve vincere «l'Ucraina. L'obiettivo dell'Ucraina nella guerra è stato chiarito dal regime di Kiev: il recupero di tutti i territori che in precedenza appartenevano» all’Ucraina. Secondo Medvedev, si tratterebbe di sottrarre terre appartenenti alla Russia.
«Questa è una minaccia all'esistenza del nostro Stato» con il rischio di arrivare «al crollo della Russia di oggi. E ciò significa una ragione diretta per l'applicazione della clausola 19 dei Principi della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare».