Il prefetto della città sul Bosforo: «Il futuro della nostra nazione dipende dal mantenere viva l'istituzione della famiglia e dai nostri valori morali»
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Sono 113 le persone arrestate in tutto ieri durante il Pride di Istanbul che è stato fermato dalle forze dell'ordine dopo che qualche centinaio di manifestanti aveva marciato per una decina di minuti nei quartieri centrali della città cantando slogan e sventolando bandiere arcobaleno. Lo ha fatto sapere il prefetto della Città sul Bosforo Davut Gul.
«Il futuro della nostra nazione dipende dal mantenere viva l'istituzione della famiglia e dai nostri valori morali. Non permetteremo alcuna attività che indebolisce l'istituzione della famiglia. 113 persone che hanno agito con lo scopo di fare propaganda sono state detenute. Per favore, non condividete le loro azioni, nemmeno se volete criticarle», ha scritto Gul su Twitter.
In occasione del Pride, i quartieri centrali di Istanbul ieri sono stati completamente transennati dalle forze dell'ordine che impedivano l'accesso a numerose strade mentre le linee metropolitane che passano per il centro sono state chiuse dalla mattina. Dopo una breve marcia, gli attivisti si sono dispersi ma molti sono stati individuati dagli agenti di polizia e successivamente arrestati.