Il Frecciargento Roma-Genova delle 16:20 è partito alle 15:30. Per Trenitalia «visti gli slot ferroviari disponibili era l'unico modo per assicurare il collegamento». Oggi al Ministero incontro con i sindacati sui trasporti
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È polemica sul treno partito con 50 minuti di anticipo. È accaduto venerdì quando il Frecciargento Roma-Genova 8556 delle 16.20 è partito alle 15.30. Le polemiche non mancano. «Siamo arrivati all'assurdo: un treno che parte prima per non arrivare in ritardo. Una vergogna. Un livello di incapacità imbarazzante, per la quale il ministro Salvini e l'amministratore delegato di Trenitalia Corradi dovrebbero chiedere scusa», ha detto la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, che ha annunciato una interrogazione parlamentare.
Sulla stessa linea i dem. «Come Partito democratico, presenteremo un'interrogazione parlamentare per chiedere conto direttamente al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di questa nuovo grave disservizio», ha detto Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera.
Fonti di Trenitalia spiegano che la partenza del Frecciargento Roma-Genova di venerdì scorso «è stata anticipata di 50 minuti poiché, visti gli slot ferroviari disponibili, era l'unico modo per assicurare il collegamento». Trenitalia, riferiscono le stesse fonti, «ha informato i passeggeri della modifica dell’orario via mail e sms. I viaggiatori non raggiunti dai messaggi sono potuti arrivare a destinazione a bordo di Frecce immediatamente successive. In ogni caso Trenitalia ha disposto il rimborso integrale del biglietto per tutti coloro che hanno subito questo disagio, del quale ci scusiamo».
Ma il ministero dei Trasporti vuole vederci chiaro e il ministro Matteo Salvini ha chiesto «chiarimenti convincenti» ai vertici societari, affermano fonti del ministero delle Infrastrutture. Se non ci saranno spiegazioni, sottolineano fonti del Mit, saranno inevitabili interventi per rispetto di lavoratori e viaggiatori.
Proprio per oggi, inoltre, al Ministero è in programma il tavolo con i sindacati sul trasporto pubblico locale.