È iniziato a Verbania il processo sulla tragedia del Mottarone. Era il maggio del 2021 quando una cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitò provocando 14 vittime. Tra queste, anche la 27enne calabrese Serena Cosentino (nata a Belvedere Marittimo ma residente a Diamante) e il suo fidanzato Hesam Shahisavandi, 23 anni (nato in Iran e residente a Diamante). A settembre la Procura ha chiesto il processo per sei persone: si tratta di Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service. Oltre a loro, sono imputate le due società. 

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Oggi si è tenuta l'udienza preliminare. Durata circa un'ora e mezza, si è celebrata questa mattina alla Casa della Resistenza di Verbania. I legali di undici parti civili hanno avanzato richiesta di costituzione e, al termine dell'udienza, è stato disposto il rinvio al 27 febbraio. In calendario sono poi state fissate udienze ogni due settimane, sempre di martedì, fino al 4 giugno.

Sono undici le parti civili ad avere avanzato richiesta di costituzione nel processo. Sei di queste lo hanno fatto nei confronti di tutti gli imputati: si tratta della Regione Piemonte, del Comune di Stresa, di Eitan Biran, di alcuni parenti di Serena Cosentino, una delle vittime dell'incidente, e dell'Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Altre cinque parti lo hanno fatto nei confronti di tutti gli imputati esclusa la società Leitner.

Leitner ha già risarcito i familiari 

Proprio Leitner, la società altoatesina imputata nel processo Mottarone, ha già risarcito 76 familiari e l'unica posizione ancora da chiudere riguarda Eitan Biran, il bambino di 9 anni unico sopravvissuto alla tragedia. «Oggi, in occasione della prima udienza preliminare, è stato comunicato ufficialmente al gup l'intervenuto accordo di natura risarcitoria tra Leitner e tutti i familiari delle 14 vittime della tragedia del Mottarone - scrive in una nota Leitner -. L'ammontare complessivo dell'accordo con le parti, sul cui importo i familiari hanno chiesto la riservatezza, è comunque estremamente rilevante e superiore a quanto già ottenuto dagli stessi in via assicurativa».

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«Vista l'inadeguata copertura assicurativa della società di gestione dell'impianto - prosegue la nota - Leitner ha spontaneamente messo a disposizione dei familiari delle vittime queste rilevantissime somme, prima ancora di poter far valere nel processo non solo la propria completa estraneità ai fatti ma la propria posizione di parte essa stessa lesa dall'evento. Un concreto gesto di solidarietà e vicinanza verso chi è stato colpito così duramente da una vicenda assurda, che ha spezzato vite innocenti e distrutto famiglie intere».

La società altoatesina, nel ribadire che «le responsabilità di questa immane tragedia non siano certo da individuarsi all'interno di Leitner», comunica l'intenzione di voler agire «in tutte le sedi a presidio della propria immagine e risarcimento dei danni subiti». L'accordo con le parti risarcite prevede una «espressa autorizzazione rilasciata dalle parti lese affinché Leitner possa procedere a sua volta ad avviare tutte le iniziative risarcitorie, a riparazione delle somme anticipate, verso i soggetti effettivamente responsabili dell'accaduto».