Il bimbo è stato scaraventato giù dalle scale insieme al fratellino di 2 anni, che versa in gravissime condizioni al Bambin Gesù. Sospesi i vertici del carcere
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Aveva avuto un colloquio con i parenti poco prima di commettere il folle gesto la detenuta che, all’interno del carcere romano di Rebibbia, ha tentato di uccidere i due figli, uno di 4 mesi e uno di due anni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti pare che la 30enne, in carcere da meno di un mese per reati legati alla droga, abbia scaraventato i bambini giù per due rampe di scale mentre le altre detenute si stavano recando a pranzo.
La vittima è la figlioletta di quattro mesi. Il bimbo di due anni, sottoposto a ventilazione meccanica, si trova in stato di coma profondo. Per lui è stata avviata la procedura di accertamento di morte cerebrale.
Subito dopo l’episodio il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recato nel penitenziario per svolgere un sopralluogo. Sul posto anche i carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci della VII Sezione e i carabinieri della IV Sezione vittime vulnerabili. Si indaga per omicidio e tentato omicidio.
Intanto è stata decisa la sospensione per la direttrice della casa circondariale femminile di Roma-Rebibbia, Ida Del Grosso, per la sua vice, Gabriella Pedote, e per il vicecomandante del reparto di Polizia penitenziaria, Antonella Proietti.