A dare l’allarme una passante che ha notato la ventenne con profondi tagli sulle braccia
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Sarebbe stato l’ispiratore del fatale gioco - vero o presunto - che avrebbe spinto all'autolesionismo centinaia di giovanissimi il 24enne di Latiano, nel Brindisino, denunciato a piede libero con l’accusa di aver indotto una giovane a causarsi delle ferite sul corpo.
Il gioco sarebbe la fatale Blue Whale, la “balena azzurra”, una sorta di sfida in 50 tappe che si conclude con il suicidio del partecipante. Mentre in Russia il fenomeno è stato abbondantemente seguito infine definito una "bufala mediatica", in Italia la sua diffusione preoccupa, anche solo per la caratteristeca intrinseca dell'emeulazione. Non si sa se sia veramente capillarizzato e diffuso e attraverso quali social vengano impartire le istruzioni e reclutati i giocatori. I carabinieri di Brindisi hanno comunque ritenuto che l’episodio accaduto nei giorni scorsi sia da ricondurre all’assurda pratica che avrebbe portato una giovane di 20 anni, originaria di Gorizia, a provocarsi delle ferite su un braccio.
A notare la ragazza, seduta in stato confusionale su un marciapiede con il braccio sanguinante, sarebbe stata una passante, che ha immediatamente chiesto soccorso. Ai militari accorsi sul luogo, la giovane, avrebbe fornito la giustificazione poco plausibile di essersi autoinflitta i tagli alle braccia per aver perso il treno.
La Procura di Brindisi indaga nei confronti di soggetti da identificare per 'istigazione al suicidio'.