Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter è stata registrata nel sud della Turchia, al confine con la Siria. Secondo la Cnn, il numero di morti nei due Paesi ora è di 1.504. «La situazione è molto tragica, decine di edifici sono crollati nella città di Salgin», ha riferito un membro dell'organizzazione siriana dei caschi bianchi. L'Ufficio di gestione dei disastri e delle emergenze di Ankara, che dipende dal ministero dell'Interno, ha reso noto che il sisma è stato registrato alle 4,17 ora locale, le 2,17 in Italia, ed è stato registrato a 23 chilometri a est di Nurdagi, nella provincia di Gaziantep. A seguito del sisma, un’allerta per possibili onde di maremoto, era stata diramata dal dipartimento della Protezione civile. Coinvolte soprattutto le regioni meridionali dove la circolazione ferroviaria è stata sospesa per circa 40 minuti. L’allarme è poi rientrato consentendo la ripartenza dei treni seppur con variazioni negli orari. 

L’origine del terremoto, la spiegazione dell’esperto

È stata una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica, a scatenare il terremoto di magnitudo 7.9 avvenuto nella notte e che finora ha fatto registrare una ventina di repliche, la principale delle quali di magnitudo 6.7 e molte di magnitudo oltre 5. «Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano», ha detto all’ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Lungo questa faglia - ha proseguito - avviene un movimento orizzontale, ossia di tipo trascorrente. È una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero, e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul».

La faglia «è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Per tutta la notte - ha detto ancora Amato - abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro. In Italia l’arrivo di un’onda di tsunami era previsto intorno alle 6:30 nelle zone a Sud-Est, ma poi l’allerta è stata chiusa».

Vicepresidente turco: «3471 edifici crollati e quasi 10mila feriti»

Sono 3.471 gli edifici crollati in Turchia a causa del sisma. Lo ha annunciato alla stampa il vice presidente turco, Fuat Oktay, precisando che il bilancio dei feriti è salito a 9.733 e che ci sono state ben 145 scosse di assestamento.

16.05 - 2700 morti

Continua a salire il drammatico bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria.Il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a oltre 2.700 morti. Almeno 120 scosse di assestamento si sono verificate dopo il potente terremoto di stanotte nel sud della Turchia, secondo un aggiornamento dell'Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad).

16.05 - 2300 morti

È salito ad oltre 2.300 morti il bilancio del sisma. Sono 810  le vittime nella sola Siria, che si aggiungono alle circa 1.500 in Turchia. I feriti nella sola Turchia sono almeno 7.600 mentre in Siria sono oltre 1.280. Il governo turco fa sapere in una nota che "finora è giunta la segnalazione di un totale di 2.824 edifici crollati"

13.15- Erdogan: «Il più grande disastro dal 1939»

«Il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia la notte scorsa è stato il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939»: lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta il Guardian.

13.00- Gli studiosi: «Il più grande disastro negli ultimi 24 anni»

«Stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni». Lo afferma il dottor Haluk Özener, direttore dell'osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti, come riporta la Bbc in lingua turca. Le scosse del devastante terremoto si sono avvertite fino alla Groenlandia. Lo riferisce l'istituto geologico danese.

11.45- Nuova fortissima scossa in Turchia

Nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.5. Il nuovo movimento tellurico è avvento nella stessa zona della prima del sisma che ha colpito stanotte la Turchia sud-orientale, con epicentro a 4,4 chilometri da Ekinozu.

11.35- Nato: «Alleati mobilitati»

«Piena solidarietà al nostro alleato Turchia dopo il terribile terremoto. Sono in contatto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. Gli alleati della Nato stanno mobilitando il loro sostegno». Lo scrive su twitter il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.

11.20- Usa: «Pronti a fornire aiuto»

«Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terribile terremoto di oggi in Turchia e in Siria. Siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria. Il presidente Biden ha incaricato l'Usaid di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia». Così la Casa Bianca in un comunicato.

11.11- Danni al gasdotto

Per via del forte sisma è stata registrata un'esplosione a un gasdotto nella provincia meridionale di Hatay. Lo ha riferito l'agenzia di stampa turca Ihlas, che cita l'operatore Botas, secondo cui sono stati sospesi i flussi di gas verso le province di Gaziantep, Hatay e Kahramanmaras.

11.08- Il cordoglio di Mattarella

«Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti - cui auguriamo un pronto ristabilimento - e alle squadre di soccorso». Lo scrive il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan. «In spirito di vicinanza, la prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale», conclude il Capo dello Stato.

11.06- Von der Leyen: «Sostegno Ue già in arrivo»

«Piena solidarietà con il popolo della Turchia e della Siria dopo il terribile terremoto di questa mattina. Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime. Il sostegno dell'Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile». A scriverlo, su Twitter, è stata la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo l'annuncio della partenza per la Turchia di una prima squadra di soccorritori romeni e olandesi.

10.55- Zelensky: «Pronti a fornire assistenza»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso su Twitter le sue condoglianze alle vittime del terremoto cha ha colpito nella notta il sud della Turchia ed ha offerto assistenza. «Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro», ha affermato Zelensky in un tweet.

10.20Meloni: «Vicino alle popolazioni colpite dal sisma»

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

«Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l’aiuto dell’Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani che in un tweet successivo ha aggiunto: «Ho appena parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell’Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione civile».

10.15- Putin: «Pronti ad offrire assistenza alla Turchia»

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria ad Ankara in seguito al potente terremoto che ha causato numerose vittime. Il Cremlino, come riporta Tass, ha citato il telegramma di condoglianze di Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan: «Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria in seguito al terremoto».

10.05- Borrell: «Ue pronta ad aiutare»

«Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare», lo scrive in un tweet l'alto rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell.

10.00 - Dichiarato lo stato di emergenza 

La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione.

9.45- Farnesina: «Per ora nessun italiano coinvolto»

Al momento «non risultano feriti o morti tra i connazionali nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria». Lo rendono noto fonti della Farnesina. «A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali», precisa. «A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito "Dove siamo nel mondo" e scaricare la App "Unità di Crisi" per cellulari, attivando la geolocalizzazione».

8.20 - I vigili del fuoco pronti a intervenire in Turchia

«Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale del Vigili del fuoco ad intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c'è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l'Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare». Così Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile su Rai Radio1. «I team - ha aggiunto - sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso».