Devastante terremoto in Marocco, la magnitudo è di 6.8 della scala Richter. Oltre 1037 i morti e i feriti sono 1.204, 721 dei quali in gravi condizioni. Lo riporta la tv marocchina citata da Sky News. L'epicentro individuato ai piedi dell'Atlante, nella provincia di Al Haouz, probabilmente nel centro di Ighil, ad una profondità di 8 chilometri, a poco più di 70 chilometri da Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più.

Paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico 'Café de France'. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell'ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina.

Ore 17.45 - Farnesina, 400 italiani in Marocco: Stanno tutti bene

Sono 400 gli italiani attualmente in Marocco, colpito nella notte da un forte terremoto, e "stanno tutti bene".
Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasi parlando a Rainews24. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti", ha assicurato Minasi.

Ore 17.06 - Medici senza Frontiere, pronti ad inviare team di emergenza

Medici Senza Frontiere (Msf), profondamente addolorata per quanto accaduto in Marocco, è in contatto con le autorità locali per inviare immediatamente team d'emergenza. Le équipe di Msf, che attualmente non gestisce operazioni in Marocco, valuteranno i bisogni della popolazione e un possibile intervento d'emergenza, si legge in un comunicato dell'organizzazione. Come avviene dopo ogni terremoto, la priorità adesso è la ricerca delle persone sotto le macerie, attività solitamente svolta grazie alla solidarietà locale. Le vie di comunicazione e di approvvigionamento devono essere velocemente ripristinate per la distribuzione di forniture. In questo momento è necessario curare i feriti ed eseguire interventi medici d'emergenza, come interventi chirurgici e dialisi, resi difficoltosi dalle condizioni difficili causate dal terremoto. Altre priorità potrebbero essere il ripristino dei servizi sanitari e la distribuzione di beni essenziali.

Ore 16.13 - In arrivo a Malpensa il volo da Casablanca con a bordo i cittadini italiani

Alle 16.45 circa l'arrivo a Malpensa di un volo da Casablanca con gli italiani scampati al terremoto. Oggi pomeriggio verso le 16.45 l'arrivo a Malpensa di un primo aereo da Casablanca con a bordo cittadini italiani scampati al terremoto in Marocco

Ore 15.35 - Il sisma in Marocco è paragonabile a quello dell'Irpinia del 1980

Il terremoto in Marocco è stato «estremamente energetico, quasi equivalente al sisma in Irpinia del 1980», ha detto all'Ansa Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Avvenuto a 10 chilometri di profondità quando in Italia era da poco passata la mezzanotte, il terremoto avvenuto lungo la catena montuosa dell'Atlante ha una magnitudo calcolata da alcuni in 6,8 e da altri in 7, considerando il margine di incertezza che accompagna sempre questo tipo di misura. Il terremoto in Irpinia del 23 novembre 1980 era stato di magnitudo 6,9. Nel terremoto avvenuto in Marocco è stata liberata una fortissima energia, ma non è al livello del terremoto in Turchia del febbraio 2023, osserva ancora Doglioni: «Il sisma in Turchia ha provocato la distruzione di 200.000 edifici e 50.000 morti, su un'area di 50.000 chilometri quadrati. Nel caso del Marocco la superficie coinvolta è inferiore».

Ore 15.19 - Sale a 1037 il bilancio delle vittime. Oltre 1200 i feriti

Sale a 1.037 il numero dei morti del sisma che ha colpito il Marocco. Lo riporta la tv marocchina citata da Sky News. I feriti sono 1.204, 721 dei quali in gravi condizioni

Ore 14.46 - Mattarella: «Italia pronta a contribuire ai soccorsi»

«La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l'amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell'Italia e le mie sentite condoglianze». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al re del Marocco Muhammad VI. «Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso», conclude il Capo dello Stato.

Ore 13.40 - Terremoto in Marocco: il dolore di Papa Francesco

«Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco», Papa Francesco esprime «la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale». "Triste per questo evento», si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di stato Pietro Parolin, il pontefice manifesta la sua «profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia»: prega «per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa». Francesco chiede a«ll'altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso».

Ore 12.29 - Terremoto, l’eurodeputata calabrese Laura Ferrara in Marocco: «Terrore, urla e macerie. È stato terribile»

Il drammatico racconto dell’esponente cinquestelle che è a Marrakech con la famiglia per un periodo di ferie e per festeggiare il suo compleanno. Secondo la Farnesina sono circa 200 gli italiani attualmente nel Paese magrebino

Ore 12.18 - Terremoto in Marocco, Occhiuto: «Calabria vicina al dramma delle popolazioni colpite dal sisma»

«La Calabria è vicina al dramma che in queste ore vivono le popolazioni del Marocco, dopo il terribile terremoto che ha provocato la morte di centinaia di persone e causato danni immani. Anche come presidente della Commissione Intermediterranea della CRPM, esprimo tutta la mia solidarietà alle Regioni marocchine coinvolte nel sisma. Soprattutto in questi momenti drammatici, si conferma l’esigenza di instaurare sempre più maggiori legami tra i territori che appartengono all’area del Mediterraneo, nel segno della cooperazione internazionale e del reciproco sostegno». Cosi Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Ore 11.53 - Terremoto in Marocco: si aggrava il bilancio

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Marocco la notte scorsa è salito a quota 820, secondo quanto scrive il media marocchino Medias24 sul suo sito. I feriti, aggiunge, sono almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.

Ore 11.10 - Zelensky: «l'Ucraina è solidale con il Marocco»

«Le nostre più sentite condoglianze a Sua Maestà il Re Mohammed VI e a tutti i marocchini per le vittime del terribile terremoto nella regione di Marrakesh.Auguro ai feriti una rapida guarigione. L'Ucraina è solidale con il Marocco in questo tragico momento»: lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 10.35 - Ue: «Pronti a dare al Marocco tutti gli aiuti necessari»

L'Unione europea è pronta a fornire al Marocco «tutta l'assistenza necessaria». Lo riferisce un portavoce della Commissione europea. «Il centro di crisi Ue monitora da vicino la situazione», aggiunge.

Ore 9.55 - Tajani: «Al momento non ci sono notizie di vittime italiane»

«Al momento non ci sono notizie di feriti né vittime tra i nostri connazionali in Marocco». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Sono circa 200 gli italiani presenti nella zona colpita dal terremoto vicino a Marrakesh. La nostra ambasciata a Rabat, il nostro consolato a Casablanca e il consolato onorario a Marrrakesh sono subito mobilitati dall'unità di crisi del ministero degli Esteri. Sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani con i numeri utili per essere assistiti. Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti. Purtroppo ci sono molte vittime marocchine. La nostra protezione civile è a disposizione del Marocco che, per ora, non ha chiesto il nostro intervento. Ma l'Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per aiutare un Paese amico e così importante. Noi italiani purtroppo sappiamo bene cosa voglia dire avere a che fare con i terremoti», ha detto ancora Tajani. 

Ore 9.53 - Terremoto in Marocco: VIDEO

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Ore 9.00 - Terremoto in Marocco: sale il numero delle vittime

Continua a crescere il numero delle vittime del sisma che ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco. Al momento il bilancio diffuso dalle autorità marocchine parla di 632 morti e 322 feriti.

Ore 8.35 - Terremoto in Marocco: danni alle mura di Marrakesh

Il sisma ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l'emittente televisiva statale Al Aoula

Ore 7.15 - Terremoto in Marocco: la solidarietà di Giorgia Meloni 

«Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. "Meloni - si spiega - ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza».

Ore 6.50 - Terremoto in Marocco: il primo bilancio delle vittime

Secondo un primo bilancio le vittime  - come riferito dal ministro dell'interno - sono 296 e i feriti oltre 150. Ma il conto si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all'epicentro del sisma. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre.