Oggi si è celebrata anche l'udienza che vedeva alla sbarra tre dei sette minorenni ritenuti coinvolti negli abusi ai danni di due ragazzine di 12 e 10 anni: il pm ha chiesto che non vengano concesse le attenuanti generiche
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Due condanne a 12 anni e 5 mesi e 13 anni e 4 mesi: è la pena inflitta dal giudice del tribunale di Napoli Nord Mariangela Guida a Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, i due imputati maggiorenni per gli stupri di cui sono state vittime due cuginette di 12 e 10 anni a Caivano, in provincia di Napoli.
La Procura di Napoli Nord aveva chiesto per Varriale e Mosca - un diciannovenne e un 20enne - 11 anni e 4 mesi e 12 anni di reclusione. La sentenza, la prima su questa vicenda, è stata emessa al termine di una camera di consiglio di alcune ore.
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Oggi si è celebrata anche l'udienza che vedeva alla sbarra tre dei sette minorenni ritenuti coinvolti, per i quali il pm Claudia De Luca ha chiesto pene tra 9 e 10 anni e otto mesi di reclusione, ridotte di un terzo in considerazione del rito abbreviato. Il processo si sta celebrando a Napoli davanti al giudice del tribunale per i minorenni Anita Polito. In particolare, le richieste sono di 10 anni e 8 mesi per G.M., 17 anni; 9 anni e 4 mesi per A.V., 18 anni ma minorenne all'epoca dei fatti; 9 anni per F.P.B., 16 anni. Il sostituto procuratore ha anche chiesto che non vengano concesse le attenuanti generiche ai tre giovanissimi imputati.
Il fatto risale all’estate del 2023, quando le famiglie di due cuginette di 12 e 10 anni denunciarono ripetute violenze sessuali di gruppo ai danni delle ragazzine. Il fratello di una delle due aveva infatti ricevuto un messaggio sul cellulare che lo avvertiva di quanto stava accadendo. Secondo la ricostruzione, le minorenni erano state avvicinate nei pressi della loro abitazione e portate, con una scusa, in un garage abbandonato di uno dei palazzi del Parco Verde, dove erano state violentate la prima volta. Gli stupri si sarebbero ripetuti in altre occasioni.