A dichiararlo il dj del locale. Intanto l’inchiesta si muove anche sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della struttura
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È stato individuato ed identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all'interno della discoteca Lanterna Azzurra provocando il panico che ha poi portato alla morte di sei persone, cinque adolescenti e una madre che aveva accompagnato la figlia. Secondo quanto si apprende, il ragazzino - che è residente nella provincia - è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni, anche se, secondo il dj del locale, Marco Cecchini, che è anche il figlio di uno dei gestori, il giovane avrebbe usato lo spray per rubare una catenina dal collo di un altro ragazzo. L'episodio è stato raccontato dalla vittima della rapina allo stesso dj poco prima che scoppiasse il panico nel locale.
Intanto si sta muovendo su due fronti, con diverse ipotesi di reato, l'indagine sulla tragedia. Da un lato si indaga su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino; dall'altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca. I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray quelle di morte come conseguenza di altro reato o l'omicidio preterintenzionale. Nel caso dei gestori della discoteca, l'omicidio colposo. «I biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone circa», ha detto il procuratore capo della Repubblica di Ancona Monica Garulli.
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