Nessun problema sulle giacenze secondo il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Le famiglie italiane potrebbero ritrovarsi però pagare fino a 300 euro in più
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Nessun problema di scorte di gas per l'Italia ma rischio aumenti in bolletta dopo l'interruzione delle forniture di metano russo all'Europa centrale attraverso l'Ucraina.
«Sebbene attualmente le scorte siano ancora a un livello adeguato si stanno valutando ulteriori misure per massimizzare la giacenza in stoccaggio al fine di affrontare con tranquillità la stagione invernale in corso», ha spiegato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
«In questi mesi, come Mase e come Governo - ha aggiunto - abbiamo lavorato per mettere in sicurezza il Paese garantendo il completo riempimento degli stoccaggi di gas al primo novembre». Nessun rischio di soffrire il freddo, dunque, anche perché «nel giro di pochi mesi - ha aggiunto il ministro - è previsto l'arrivo a Ravenna di un'altra nave rigassificatrice che aumenterà ancora la capacità di importazione di Gnl nella nostra rete».
Il Governo mantiene alta l'attenzione perché «è nostro dovere tutelare cittadini e consumatori da possibili futuri rincari dei prezzi» ha assicurato Pichetto ribadendo «l'appello che come Governo facciamo all'Europa» che «è di agire con soluzioni concrete, come quella dell'adozione del price cap, in grado di proteggere tutti i Paesi in egual misura con percorsi di regolamentazione e di obiettivo per la riduzione dei prezzi dell'energia».
I rincari del gas sono provocati sia dalla speculazione sulle tensioni geopolitiche sia dalla situazione meteorologica, spiega il presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, indicando da un lato il mancato rinnovo del contratto di fornitura tra Russia e Ucraina, e dall'altro l'arrivo di un periodo freddo che richiederà maggiori consumi e dunque crescita della domanda.
Tabarelli stima per quest'anno una maggiore spesa per una famiglia italiana fra luce e gas di circa 300 euro (161,57 per l'elettricità e 131,33 per il gas).
La notizia dell'interruzione delle forniture di metano russo all'Europa centrale attraverso l'Ucraina negli ultimi giorni ha contribuito all'aumento del prezzo del metano che a fine anno sul mercato europeo ha toccato, per la prima volta dall'ottobre 2023, i 50 euro al megawattora.
Intanto i primi aumenti in bolletta sono stati annunciati dall'Arera. Nel primo trimestre 2025, il conto della luce (il cui prezzo è legato a quello del gas) degli utenti più fragili vedrà un rialzo del 18,2% per la fascia dei cosiddetti 'clienti tipo' serviti in 'maggior tutela' (circa 3,4 milioni di utenti, fra cui ultra 75enni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili).