Continuano senza sosta le ricerche: a bordo ci sono cinque persone e l'ossigeno potrebbe finire già domattina. Anni fa un ex manager della società proprietaria del sommergibile sollevò dubbi sulla sicurezza, prima di essere licenziato
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I soccorritori che stanno utilizzato i sonar per cercare il sommergibile con cinque persone a bordo hanno rilevato suoni di "colpi" sottomarini nel Nord Atlantico, dove il mezzo è scomparso due giorni fa. Lo rendono noto alcuni media, citando le comunicazioni del governo degli Stati Uniti.
Un aereo canadese P-8 coinvolto nella ricerca «ha sentito dei colpi nell'area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi», ha detto un'e-mail interna inviata ai funzionari del Dipartimento per la sicurezza interna degli Usa. Il sonar ha captato dei colpi anche secondo un promemoria interno del governo degli Stati Uniti ma il documento non chiarisce quando i rumori sono stati uditi, per quanto tempo e cosa potrebbe averli causati.
A bordo ci sono cinque persone: il pilota di sommergibili francese Paul-Henry Nargeolet, tre facoltosi ospiti (due pachistani - un uomo d'affari pachistano, Shahzada Dawood, e suo figlio Suleman - e il miliardario britannico 58enne Hamish Harding) nonché il boss americano della società proprietaria dell'imbarcazione subacquea - la OceanGate Expedistions - Stockton Rush. La Guardia Costiera degli Usa ha reso noto che l'«aria respirabile» a bordo del sommergibile Titan disperso potrebbe esaurirsi poco dopo le 5:00 ora standard orientale (Est) di domani (le 11:00 in Italia). Lo riporta il quotidiano Independent.
I dubbi sulla sicurezza dell'ex direttore
Qualche anno fa l'ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate, la compagnia proprietaria del sommergibile scomparso dopo l'immersione verso il relitto del Titanic, aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza prima di essere licenziato. Lo riportano i media Usa citando una causa del 2018. I dubbi di David Lochridge sulla sicurezza del sommergibile scomparso, il Titan, sono contenuti in una risposta che presentò ad un'azione legale intentata contro di lui da OceanGate. Lochridge, pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, aveva iniziato a lavorare per OceanGate nel maggio 2015 come appaltatore indipendente prima di essere promosso a direttore delle operazioni marittime. Nella causa intentata nello Stato di Washington cinque anni fa, Oceangate accusò Lochridge di aver violato un accordo di riservatezza divulgando informazioni confidenziali. In una contro causa, Lochridge affermò di essere stato licenziato da OceanGate nel gennaio 2018 dopo aver «sollevato problemi di sicurezza critici riguardanti il progetto sperimentale e non testato del Titan di OceanGate».
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«Lochridge ha espresso inizialmente preoccupazioni verbali sui problemi di sicurezza e controllo di qualità riguardanti la gestione esecutiva di Titan», si legge nei documenti. «Queste comunicazioni verbali furono ignorate». Il pilota era preoccupato «in particolare per il rifiuto di OceanGate di condurre test critici e non distruttivi della progettazione sperimentale dello scafo». E accusò Oceangate di essersi «rifiutata di pagare il costruttore per realizzare un portellone con oblò che soddisfacesse la profondità richiesta di 4.000 metri», fermandosi ad una certificazione di 1300 metri.