«Dalla stessa banchina dove due notti fa è arrivata con la Sea Watch 3, Carola sta ora per partire diretta ad Agrigento, accompagnata da una motovedetta della Gdf. Alle 15.30 interrogatorio in Tribunale». Con questo tweet l'ong Sea Watch annuncia la giornata della comandante della nave Carola Rackete.

La capitana 31enne è apparsa molto tesa ed è salita sull'imbarcazione della Finanza senza mai alzare lo sguardo. A bordo il comandante delle Fiamme gialle di Lampedusa. Viso tirato, sguardo cupo, silenziosa, Carola Rackete, è stata salutata sul molo anche dalla donna che l'ha ospitata per due giorni. Carola, che aveva il divieto di comunicare con l'esterno, ha trascorso le 48 ore ai domiciliari nella villetta della signora.

Dopo essere stata arrestata per aver forzato il blocco navale imposto dall'Italia per far sbarcare gli oltre 40 migranti che aveva salvato a largo delle coste libiche 17 giorni prima, Rackete sarà interrogata dal gip di Agrigento che dovrà decidere sulla convalida del suo arresto. La Procura chiede la convalida di arresto congiuntamente alla richiesta della misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Agrigento.

Salvini spera nella linea dura dei magistrati

Matteo Salvini, che dall’inizio ha invocato l’arresto per la capitana, spera nella linea dura dei magistrati: «C'è un giudice che entro le prossime ore deve confermare o meno l'arresto della fenomena tedesca. Sei bianca, ricca e tedesca? Non lo so, fai una gita sul lago di Como, vai a fare volontariato con gli anziani e i disabili o vai in parrocchia, non venire a rompere le palle nel Mediterraneo e a schiacciare i finanzieri contro le banchine dei porti italiani. Io voglio sperare che ci sia un giudice che rende giustizia a quei quattro militari della Gdf e a un popolo di 60 milioni di persone che sono stufi di essere trattati come una discarica per tutta Europa e, quindi, che venga confermato l'arresto per questa criminale».