Il 45enne umbro aveva una mappa, un piccone e una vanga probabilmente per cercare le presunte ricchezze per le quali aveva già preso in affitto anche un garage
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Ha parlato agli inquirenti di Perugia di un "tesoro" che voleva cercare all'isola di Montecristo (del quale avrebbe avuto anche una sorta di mappa) l'imprenditore umbro Davide Pecorelli, 45 anni, scomparso "misteriosamente" in Albania, all'inizio dello scorso gennaio e rintracciato venerdì scorso dopo avere avuto un problema con il gommone sul quale era, naufragato al largo di Livorno. Lo ha fatto sentito come persona informata sui fatti dalla Procura di Perugia che ha aperto un fascicolo dopo la denuncia presentata dalla compagna dell'uomo in seguito alla sua scomparsa.
Vicenda della quale si parla oggi sui giornali e media locali. Quando è stato recuperato Pecorelli - in base a quanto risulta all'Ansa - aveva con sé un piccone e una vanga probabilmente per cercare il presunto tesoro per il quale aveva già preso in affitto anche un garage. Oltre a una mappa con indicati alcuni punti dell'isola. Il tentativo di raggiungerla è però sfumato per un'avaria al gommone.
Il contenuto della deposizione sarà ora inviato alla procura di Grosseto (per la questione di un documento falso) ma i magistrati perugini si metteranno in contatto anche con le Autorità giudiziarie albanesi per eventuali aspetti di loro competenza. L'uomo era infatti ufficialmente scomparso da Puke, in Albania, dove si era recato per un viaggio di lavoro. L'auto che aveva preso a noleggio era stata trovata bruciata insieme a qualche effetto personale e alcuni frammenti ossei che non vennero però mai attribuiti a lui. Pecorelli - sempre in base all'indagine - avrebbe poi raggiunto la Toscana a bordo di autobus di pellegrini dopo avere trascorso un periodo in una comunità vicina a Medjugorje Sullo sfondo della vicenda le difficoltà finanziarie dell'uomo.