Il via alla 74esima edizione lo dà Marco Mengoni, che poco dopo il pubblico dell'Ariston omaggia con una standing ovation al termine dell'esibizione con il brano vincitore dello scorso anno, "Due vite". Sul palco il tema del suicidio e l'appello per il cessate il fuoco in Medio Oriente
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Loredana Bertè, Angelina Mango, Annalisa, Diodato, Mahmood: è la top five al termine della prima serata del festival di Sanremo. La classifica è stata stilata con il voto della Sala Stampa.
L'emozione di Marco Mengoni che regala un brivido all'Ariston riproponendo Due Vite con cui vinse un anno fa, la sorpresa del ritorno di Zlatan Ibrahimovic, Amadeus, la toccante lettera della mamma di Giogiò, il musicista di 24 anni dell'Orchestra Scarlatti Young, ucciso lo scorso agosto a Napoli. Sono le istantanee della prima serata del 74/o festival di Sanremo, che si apre nel segno del nazional popolare con l'inno della fanfara del IV reggimento dei carabinieri a cavallo, sul green carpet, con il cane mascotte Briciola.
Ad aprire la gara è stata Clara. A seguire, Sangiovanni, Fiorella Mannoia, La Sad, Irama, Ghali, Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso, The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi e Poveri, Emma, Nek e Renga, Mr Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D'Amico, Rose Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa, Il Tre.
Prima sciatrice all'Ariston, al festival anche Federica Brignone.
Marco Mengoni dà il via
Un emozionato Marco Mengoni, vincitore un anno fa con il brano Due Vite, dà il via al festival di Sanremo: «Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima, tra un attimo ascolteremo le nuove 30 canzoni che ci cambieranno la vita, almeno per un po'. Qualcuna la ameremo, qualcuna non ci piacerà, qualcuna la ascolteremo per sempre, qualcuna la impareremo a memoria, qualcuna la canteremo a un concerto. Cominceranno a fare parte delle nostre giornate e non ne potremo fare più a meno: prendiamo un respiro tutti insieme e che abbia inizio la 74/a edizione del festival di Sanremo».
«Sanremo si ama, io amo questo pubblico, amo questo storico palco, poter dire benvenuti alla 74/a edizione del festival della canzone italiana. In questi 5 anni ho finito gli aggettivi per descrivere la gioia di essere qui, dare il via alla gara ma soprattutto a una bellissima festa, un rito collettivo, un party di 5 giorni che farà emozionare l'intero paese», ha detto Amadeus aprendo il festival di Sanremo.
Ritorno a sorpresa all'Ariston per Zlatan Ibrahimovic, che ha co-condotto Sanremo con Amadeus tre anni fa. Entra dalla platea e poi scherza con il direttore artistico sulla necessità di un ricambio alla guida del festival. «Tu hai 61 anni, io 42 e ho smesso, perché ho ascoltato il mio corpo». Poi va a sedersi in prima fila: «Ma se ti vedo stanco chiamo il cambio, qui fuori c'è la fila di presentatori».
Standing ovation per Mengoni
Standing ovation per Marco Mengoni all'Ariston che canta Due Vite, il brano con cui ha vinto l'edizione 2023 del festival. E tutto il teatro si emoziona e lo accompagna in coro. «Ritornare e suonare live in diretta con l'orchestra è troppo, troppo per descriverlo con un aggettivo», commenta poi Mengoni con le lacrime agli occhi.
Sul palco dell'Ariston il tema del suicidio
Creste colorate, casse toraciche argentate in bella vista a pelle sotto la giacca e tatuaggi: il trio de La Sad dà una scossa all'Ariston con il loro brano Autodistruttivo. E a fine esibizione si affronta il tema del suicidio: tre persone salgono sul palco alle spalle del trio, che sostiene Telefono Amico, con cartelli che recitano: “Non siete voi, sono io”, “Non so perché lo faccio”, “Io so solo che non voglio più soffrire”. Poi il cartello viene girato e su tutti la stessa frase: “Non parlarne è 1 suicidio”.
Dall’Ariston all’Aristonello
Il lancio dell'Aristonello, il glass che si è trasferito a Sanremo, e di Viva Rai2! versione festivaliera è l'occasione per Fiorello per srotolare, all'ingresso del teatro, il mega mantello di 25 metri "Ama pensati libero, è l'ultimo". Una citazione della celebre stola parlante di Chiara Ferragni dello scorso anno (Pensati libera) e insieme un richiamo al tormentone della quinta e ultima edizione consecutiva per il direttore artistico.
Dal materassino anti-tuffo di Cavallo Pazzo alla scopa di Gianni Morandi: Marco Mengoni arriva sul palco dell'Ariston munito di tutti gli strumenti per prevenire eventuali emergenze al festival. Ma soprattutto distribuisce “preser-bacini”, filtri di plastica trasparente per scongiurare il rischio di nuovi casi Rosa Chemical, e sottolinea: «Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo».
Oltre a materassino e scopa, Marco Mengoni arriva premunito anche di retino, per raccogliere gli eventuali spartiti lanciati dall'orchestra (come accadde nel 2010) e poi manette per evitare fughe di cantanti, chiara citazione della vicenda Bugo-Morgan, e lega il suo polso a quello di Amadeus.
La voce di Cutugno all'Ariston
«Toto amava Sanremo e Sanremo amava Toto. Le parole dell'Italiano illuminano corso Matteotti», la via del teatro Ariston: così Amadeus ha introdotto l'omaggio del Festival a Cutugno, scomparso il 22 agosto scorso. «Stasera vogliamo ricordarlo così, con la sua voce originale e con l'orchestra», ha detto il conduttore e direttore artistico introducendo “Gli amori”, dal Festival del 1990, con le immagini in bianco e nero di Toto Cutugno sullo sfondo.
Amadeus ha poi ricordato insieme all'orchestra dell'Ariston Roberto Rossi, il discografico, musicista e direttore d'orchestra scomparso a maggio dell'anno scorso.
Fiorello e l’intelligenza artificiale
Fiorello manda in scena il suo doppio creato con la IA. La prima gag in teatro dello showman lo vede protagonista nei panni di un suo replicante che, violando l'accordo che lo avrebbe voluto lontano dal palco dell'Ariston fino alla serata finale di sabato, raggiunge Amadeus e scherza con lui fino a scaricarsi e rimanere immobilizzato. Sullo schermo appare Fiorello, quello “vero”, che invece mantiene il patto con Ama, e chiede di portare via il Fiorello fake.
Il ritorno dei Ricchi e Poveri
Un enorme fiocco di raso rosso avvolge all'ingresso sul palco i Ricchi e Poveri che, a 32 anni dall'ultima partecipazione in gara, tornano al Festival di Sanremo, per la prima volta in duo. Angela e Angelo cantano “Ma non tutta la vita” e il pubblico in galleria si scatena e balla insieme ad Amadeus che da lì lancia il successivo cantante in gara, Emma.
Dargen D'Amico: «Cessate il fuoco»
'«Dedico questa canzone alla mia nipotina Marta che è a Malta a studiare. Ma non tutti sono così fortunati nel Mediterraneo: ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua senza cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità: la storia e Dio non accettano scena muta. Cessate il fuoco». È questo l'appello lanciato da Dargen D'Amico al termine della sua esibizione con Onda Alta. L'artista aveva anche - polemicamente - ringraziato Amadeus per l'orario. "Onda alta, ascolti bassi".
Amadeus scherza sulla multa
«Naturalmente sapete che Sanremo è sempre più social, ci sono occasioni per postare qualsiasi cosa, cerco di non usare molti termini, perché non sono social e quindi rischio di diventare boomer, ma usate i social. Poi devo stare attento sennò mi danno un'altra multa». Così Amadeus scherza, sul palco dell'Ariston sulla multa Agcom da 175mila euro alla Rai confermata dal Tar per pubblicità occulta a Instagram nel festival 2023.