I due leader politici non seguono più i profili della nota piattaforma, terreno di battaglia all’ultimo follower
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In tempi di social, la lotta si fa con follower e ripicche sulle piattaforme. In questo caso specifico, i volti noti della politica italiana non si tirano indietro dal tornado di dispetti davanti agli spettatori delle community.
I due protagonisti della vicenda tanto chiacchierata oggi sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che hanno deciso di non seguirsi più tramite i loro account Instagram. Se all’inizio del loro sodalizio politico lo scambio di like ai post non era un fatto raro, oggi i due hanno chiuso totalmente i ponti, conducendo per strade diverse i propri profili social. Tra una foto con i suoceri e un piatto di spaghetti, i contenuti condivisi dai due politici hanno da sempre scatenato le polemiche degli utenti, che considerano spesso irrispettosa la condotta social dei due leader politici durante i fatti di cronaca che colpiscono un popolo in attesa di risposte.
Il successo social di Salvini
Condotta che, però, porta con sé risvolti inaspettati, come l’incredibile successo di Salvini, considerato a tutti gli effetti una sorta di “influencer”. Con la credibilità che infonde per il suo ruolo, infatti, sarebbe in grado di influenzare l’opinione pubblica. Un team di comunicazione efficace ha portato il ministro a incrementare la notorietà del proprio account raggiungendo 1,4 milioni di follower su instagram, contro i 785 mila di Di Maio.
Secondo alcuni report internazionali, consultati per Adnkronos dall’esperto social Matteo Pogliani a fine 2018, «è possibile stimare che un post di Matteo Salvini potrebbe tranquillamente costare: tra i 25-50mila euro su Instagram; tra i 15-25mila euro su Twitter; tra i 50-70mila euro su Facebook». Calcolo possibile tramite l’incrocio tra i numeri di follower sui social, il sentiment online e la credibilità del leader della lega.