Sale l’allarme per un ampliamento del conflitto in Ucraina dopo le accuse di Mosca a Usa e Gran Bretagna per l’attentato al Crocus City Hall. Gli alleati schierano 100mila soldati nell’Est Europa. Scenari da Terza guerra mondiale
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Gli Stati Uniti sono pronti ad adempiere ai propri obblighi di protezione dei Paesi Nato, compresi quelli relativi agli attacchi missilistici russi che potrebbero minacciare la Polonia: lo ha affermato il Pentagono.
«Posso dirvi quello che questa amministrazione ha detto più e più volte: Difenderemo ogni centimetro della Nato. Se un alleato della Nato dovesse essere attaccato, certamente non vorremmo che ciò accadesse, ma difenderemo ogni centimetro della Nato», ha detto ieri la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, commentando le affermazioni della Polonia sulla possibilità di abbattere i missili diretti verso il territorio dell'Alleanza. «La nostra priorità in questo momento è garantire che l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno sul campo di battaglia», ha aggiunto la portavoce.
Ieri il viceministro degli Esteri polacco, Andrzej Szejna, in un'intervista a radio RMF24, aveva ha ammesso che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato. Domenica scorsa l'esercito polacco aveva fatto sapere che uno dei missili da crociera lanciati dalla Russia durante un attacco notturno contro l'Ucraina aveva violato brevemente lo spazio aereo del Paese.
In caso di guerra sul fronte orientale dell'Alleanza la Nato sarebbe pronta a schierare fino a 300mila soldati. Ad affermarlo è stato il capo di stato maggiore polacco Karol Dymanowski. Stando alle ultime informazioni, inoltre, 100mila uomini sarebbero già pronti nell'ambito della "Response Force", un'unità speciale multinazionale, altamente addestrata e tecnologicamente avanzata, composta da contingenti terrestri, aerei, marittimi e Forze per operazioni speciali (SOF) che l'Alleanza può dislocare ovunque sia necessario.