In apertura del suo discorso alla nazione, Vladimir Putin ha condannato quelle che ha definito le «azioni criminali» di chi ha messo in atto un «ammutinamento armato». «Tutti i tentativi di creare disordine interno andranno a fallire», ha detto il presidente russo. «La rivolta sarebbe stata soffocata comunque, ma ho dato ordine di evitare spargimenti di sangue», ha detto il presidente russo rivolgendosi alla nazione in tv dopo l'ammutinamento dei miliziani della Wagner guidati da Prigozhin terminato con la mediazione del leader bielorusso Lukashenko, che il capo del Cremlino è tornato a ringraziare.

«I neonazisti ucraini - ha proseguito Putin - volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione»

«Sappiamo e sapevamo che la maggior parte dei combattenti e dei comandanti della Wagner sono patrioti e fedeli alla loro patria, l'hanno dimostrato sul campo di battaglia, liberando diversi territori - ha aggiunto Putin. - I miliziani della Wagner possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia». Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko parlerà e risponderà alle domande dei giornalisti domani. Lo riportano i media statali bielorussi citati da Ria Novosti dopo che si era diffusa la notizia di un suo discorso alla nazione già stasera.