Secondo Mosca sarebbe stata generata dalla «distruzione» delle munizioni con uranio impoverito fornite dall'Occidente all'Ucraina. Varsavia tranquillizza: «Nessun aumento delle radiazioni». Rassicurazioni anche dall'Italia
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La Russia ha annunciato che una «nube radioattiva» si dirige verso l'Europa. La nube sarebbe stata provocata dalla «distruzione» delle munizioni con uranio impoverito fornite dall'Occidente all'Ucraina, come ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, durante una riunione a Syktyvkar. Nel suo intervento, riporta l'agenzia Ria Novosti, Patrushev ha richiamato l'attenzione sul fatto che la presunta nube radioattiva sia diretta verso l'Europa occidentale. «E un aumento delle radiazioni è già stato registrato in Polonia», ha assicurato Patrushev.
Subito è arrivata la smentita da parte della Polonia. «Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva», ha affermato l'agenzia polacca per l'energia atomica in una nota sul suo sito web. Riferendo di essere «in costante contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica e l'Autorità di regolamentazione nucleare ucraina», l'agenzia polacca ha accusato le autorità russe di «disinformazione sul rischio radiazioni», spiegando che «la situazione nel Paese è normale».
In Italia rassicurazioni arrivano dall'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. La stazione Remrad ad altissima sensibilità, situata a Sgonico (Trieste), non ha registrato alcuna anomalia in termini di radioattività. Confrontando le rilevazioni effettuate il 12 e 17 maggio scorsi, non è stata infatti individuata nessuna variazione rispetto al fondo ambientale; in particolare, il livello di radioattività si è mantenuto nell’ordine di circa 200 µBq/m3 (minima Concentrazione Rilevabile – Mdc).
Le simulazioni di dispersione atmosferica di questi giorni, inoltre, prosgue la nota, hanno evidenziato che i venti stanno soffiando proprio nella direzione di Trieste, per cui se nessuna anomalia è stata rilevata dalla stazione, tecnologicamente avanzata, si può ritenere che non sussistano motivi di preoccupazione.
Una conclusione, spiega ancora Isinnucleare, è confermata dai canali internazionali di pronta notifica, che non segnalano anomalie dei livelli di radioattività in Europa. In qualità di Autorità nazionale indipendente di regolamentazione tecnica in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione, Isin è infatti punto di contatto nazionale per gli obblighi derivanti dal Trattato Euratom e svolge le attività di coordinamento tecnico della rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale (Resorad).