Oltre 10mila esemplari tra cammelli e dromedari verranno uccisi con proiettili sparati dai tiratori scelti a bordo di elicotteri perché non bevano l'acqua potabile nella Australia del Sud devastata dalla siccità causata dagli incendi che in quest’ultimo periodo hanno ucciso quasi 480 milioni di animali.

La notizia viene riportata dal quotidiano The Australian che fa sapere che le operazioni di abbattimento nell'Australia devastata dagli incendi cominceranno oggi, mercoledì 8 gennaio, per ordine dei leader aborigeni dell'area di Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara (Apy), e dovrebbero durare cinque giorni.

Il motivo? Bevono troppa acqua e, data la catastrofica siccità in corso da mesi, gli australiani non possono più permetterselo. Senza questa misura, spiegano gli esperti, la loro popolazione attuale raddoppierebbe ogni 8-10 anni. Non solo. Questi esemplari contribuirebbero con le loro flatulenze al riscaldamento globale, a causa delle loro elevate emissioni di gas serra, equivalente a una tonnellata di anidride carbonica all'anno.

«I cammelli ci prendono l’acqua»

«Siamo bloccati in condizioni di caldo estremo, non stiamo bene, perché i cammelli vengono qui, buttano giù le recinzioni e cercano di prenderci l'acqua», ha detto Marita Baker, membro dell'esecutivo di Apy, al quotidiano The Australian. I locali si sarebbero infatti lamentati del fatto che gli animali stiano entrando nelle loro comunità, devastando tutto in cerca di acqua.

Ma ci sarebbe anche un altro problema: i cadaveri in putrefazione degli animali morti per sete, fame o malattie e che «hanno contaminato importanti fonti d'acqua», ha spiegato un portavoce del Dipartimento per Ambiente e Acqua dell'Australia Meridionale ai media locali, avvalorando il piano di abbattimento di cammelli e dromedari. Da non sottovalutare, infine, la questione inquinamento. Secondo Tim Moore, amministratore delegato di RegenCo, «un milione di cammelli selvatici emettono metano equivalente a una tonnellata di anidride carbonica all’anno, inquinano insomma come 400mila auto sulla strada».

L’Australia ha la più grande popolazione di cammelli

In Australia ci sono due specie di cammelli selvatici, distinguendosi tra dromedari (Camelus dromedarius) e cammelli battriani (Camelus bactrianus). Importati dall'India britannica e dall'Afghanistan durante il XIX secolo e utilizzati soprattutto per i trasporti e le costruzioni durante la colonizzazione delle regioni centrali e occidentali del Paese, molti furono rilasciati in libertà all'inizio del XX secolo e da allora sono cresciuti rapidamente fino a toccare nel 2008 quota un milione di esemplari, ma già a partire dal 2013 sono state messe in atto delle operazioni di abbattimento, che ne hanno abbassato il numero a circa 300mila, con una crescita annua del 10%. Al momento, l'Australia ha comunque la più grande popolazione di cammelli selvatici del mondo.