La circolazione ferroviaria è stata riattivata in tutto il nodo ferroviario di Milano. L'intervento dei tecnici di Rfi ha permesso di ripristinare la piena disponibilità dell'infrastruttura anche da e per Bologna, dopo la riattivazione dalle 10.30 delle linee da e per Venezia e Genova. Lo rende noto Trenitalia che ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio o non è riuscito a giungere a destinazione. Potenziate l'assistenza con kit e generi di conforto e le informazioni a bordo dei treni e nelle stazioni interessate.

Tra i treni Alta Velocità che oggi non hanno effettuato la fermata a Milano Centrale, anche due diretti a Reggio Calabria: la Freccia rossa 9583 Torino Porta Nuova (8:00) - Reggio Calabria Centrale (19:02) e la Freccia rossa Torino Porta Nuova (10:00) - Reggio Calabria Centrale (21:24).

Cosa è accaduto

Stamattina, poco prima delle 8, si è verificato un problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato una parte dei binari di Milano Centrale. I collegamenti da e per Venezia, Bologna e Genova sono stati fortemente rallentati e, per limitare i disagi, alcuni treni hanno effettuato la fermata nelle altre stazioni milanesi o hanno subito limitazioni di percorso. Sarebbero stati due treni a causare il blocco della circolazione. La Polizia di Stato ha confermato che allo stato degli accertamenti non risulterebbe alcun atto doloso ma un incidente. Dalle prime informazioni trapelate poco dopo le 7 un treno dell'Alta Velocità avrebbe determinato un guasto, pare con il suo pantografo, alla linea aerea, proprio a Milano Centrale. Poco dopo sarebbe passato un altro convoglio agganciando il tutto e creando un danno ancora più ampio.

«Si consiglia di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili». È stato l'invito apparso sul sito di Trenitalia dopo la sospensione della circolazione ferroviaria in Stazione Centrale a Milano da stamani alle 7.50 sulle linee per Genova, Venezia e Bologna a causa di «verifiche tecniche - ha fatto sapere Trenitalia - alla linea elettrica».

La spiegazione del Ministero

«Decenni di disinteresse, mancati investimenti, No ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un'Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore. Da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra. Rispetto al 2023, l'anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali». Lo scrive il Mit.

Le polemiche

Le prime critiche al ministro dei Trasporti sono state mosse, questa mattina, dal fondatore di Italia Viva e senatore Matteo Renzi che proprio a causa del blocco della circolazione ferroviaria è arrivato in ritardo ad un evento per il suo cinquantesimo compleanno, organizzato a Firenze. «I treni da Milano sono bloccati per un guasto e hanno più di un'ora di ritardo. Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al Ministero» ha scritto su X aggiungendo: «A chi darà la colpa stavolta?».

Critici anche deputati e senatori del Pd e la segretaria Elly Schlein: «L'unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni - scrive Schlein in una nota - . Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all'altra mentre l'Italia non riesce a muoversi».

«Salvini muto. Degli italiani, dei problemi reali, a questo governo non importa nulla» aggiunge Anna Ascani. Il segretario del Pd Milano metropolitana Alessandro Capelli aggiunge: «I milanesi oggi guardano la stazione centrale e si chiedono 'dove sta il ministro Salvini? Probabilmente - prosegue - sta pensando solo alla sua carriera e come tornare al Viminale». Il capogruppo del Pd in Commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo annuncia che presenterà una interrogazione parlamentare al riguardo.

Critiche anche da M5s con il leader Giuseppe Conte secondo cui il Ministro dei Trasporti «forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare», scrive sui social. I parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Senato e Camera Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi, Luigi Nave, Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi e Giorgio Fede rincarano la dose: «Il nostro paese non può affrontare il 2025 con un servizio ferroviario ridotto in queste condizioni: turisti e lavoratori non possono vivere questa lotteria quotidiana. Ormai tra treni, taxi, aerei e trasporto pubblico locale, i trasporti italiani sono ridotti ai minimi storici. Una presa d'atto che non abbiamo visto l'altro ieri da Giorgia Meloni, né tanto meno dal "responsabile" per materia Salvini. Qui rischiamo di tornare a quando si girava con carrozze e cavalli, e nell'anno del giubileo non è accettabile».