Matteo Renzi annuncia il nome della sua nuova formazione politica, prima della registrazione di Porta a Porta, a Bruno Vespa: «Il nome della nuova sfida che stiamo cercando di lanciare - ha detto l’ex segretario del Pd - sarà Italia Viva». E aggiunge: «Vogliamo parlare alla gente che ha voglia di tornare a credere nella politica».

A questa affermazione il giornalista della Rai chiede: «Nel Pd non poteva farlo?». E l’ex rottamatore ha risposto: «Per 7 anni ho cercato disperatamente di stare nel Pd poi le polemiche, i continui litigi erano troppi, il fuoco amico ci ha fatto perdere il referendum e le elezioni».

Per Matteo Renzi l’addio al Partito democratico non è stata una scissione ma piuttosto una ‘separazione consensuale’. «Da domani (oggi, ndr) Zingaretti non è più il mio segretario – afferma Renzi - resta un amico, non ho nessuna polemica da fare con lui». A livello locale, «questa non è un'operazione per portare via amministratori al Pd. Noi vogliamo riportare le persone a credere nella politica. Fa bene Nardella a restare. Fanno bene i sindaci e i governatori, è giusto he restino lì».

L'attacco a Salvini

Durante l’intervista con Vespa l’ex vicepremier lancia un duro attacco al capo della Lega Matteo Salvini.

«La vera scissione di Palazzo c’è stata quando qualche mese fa c’era Salvini al governo, il grande eroe che doveva cambiare tutto - ha spiegato Renzi - Salvini ha scelto deliberatamente di aprire una crisi non da un’infrastruttura bloccata ma da una spiaggia, quella del Papeete, dove ha detto ai parlamentari di alzare le terga e andare a Roma». E continua: «Noi lo abbiamo fatto ma quando ha minacciato di volere i pieni poteri - termine usato da Mussolini e Hitler – eravamo di fronte a due opzioni: accettare il diktat del Papeete, cioè andare al voto, o costruire un’alleanza anti-Salvini. Per me dialogare con i 5 Stelle è stata una sofferenza, per quello che hanno detto sui miei genitori o su me stesso, c’è un momento in cui vale più l’interesse istituzionale su quello personale. Intanto chiedo a Salvini, che adesso ha più tempo libero, se proprio qui nel salotto di ‘Porta a Porta’ è disponibile ad un confronto con me».

 

Non si è fatta attendere troppo la risposta del leader del Carroccio all’invito di Renzi, infatti, nel giro di pochi minuti ha mandato un messaggio a Bruno Vespa dicendo di essere disponibile al confronto con l’altro Matteo.

Chi entra nella ‘casa’ di 'Italia Viva'

I nomi di chi farà parte ufficialmente di ‘Italia Viva’ si scopriranno solo oggi. Al momento si contano circa 40 parlamentari: 25 deputati e circa 15 senatori.

Nel frattempo la compagine del politico toscano può già annoverare tra le sue fila un sottosegretario e due ministri: Teresa Bellanova e Elena Bonetti. Tra chi non lo seguirà, come ha specificato lui stesso, c'è Anna Ascani. «Lo ha deciso lei», ha concluso.